Arvier Agile, il tempo stringe: ritardi e incertezze sul progetto da 20 milioni di euro

02 Gennaio 2025

“Ritardi generalizzati, in alcuni casi anche piuttosto significativi”, tanto che il completamento del progetto Arvier Agile, nei tempi previsti dal PNRR, è tutt’altro che scontato. Crescono le preoccupazioni della sezione di controllo della Corte dei Conti sull’iniziativa che in Valle d’Aosta si è aggiudicata i 20 milioni di euro del Bando Borghi.  

Timori che il collegio valdostano condivide anche con il Ministero della Cultura, determinati in primis da “un progetto iniziale dai contorni piuttosto sfumati e in buona misura incompleto, dunque, non definito anche nelle sue proiezioni realizzative procedurali e finanziarie”, di cui si è dovuto occupare una “struttura organizzativa già in criticità a gestire le attività ordinarie”.

A suffragare secondo la sezione di controllo della Corte dei Conti “l’indeterminatezza del progetto originario” sono le tre rimodulazioni progettuali adottate. Modifiche che hanno interessato tutte le 12 Azioni previste, sia sul fronte dei cronoprogrammi procedurali sia delle risorse finanziarie da destinare.

Ad oggi, quando manca un anno e mezzo al termine del progetto, come si legge nella relazione della Corte dei Conti, “sono ancora in corso da parte del Soggetto attuatore le verifiche circa l’effettiva percorribilità realizzativa” della Maison Luboz e del Museo del futuro alpino, che da sole valgono circa 9 milioni di euro.

agile arvier

Lo stesso soggetto attuatore segnala, ritardi in 7 Azioni su 12, mentre la Corte dei Conti ha rilevato alcuni ritardi di avanzamento finanziario anche in altre 4 Azioni. Al momento l’unica opera “cantierata” è lo Space LAB/SpaceT, intervento però, rileva ancora il collegio, “contenuto e residuale rispetto al valore dell’investimento complessivo”.

Nel corso dell’esercizio 2023 il comune di Arvier ha accertato e incassato 2.000.000 euro, pari a un’anticipazione del 10% dell’intero importo ammesso a finanziamento. Va un po’ meglio nel 2024: le somme accertate al 30 settembre scorso sono di 5,8 milioni di euro e gli impegni di 4 milioni circa, pari al 21% dell’intero finanziamento (a novembre sono stati incassati altri 4 milioni di euro, per un totale di 6 milioni). Sono state effettuate prenotazioni di impegno per  1,6 milioni di euro, mentre le somme pagate risultano “soltanto” pari a 884.307 euro, ovvero il 4,42% dell’intero finanziamento.

Il lieve miglioramento rispetto al 2023 si è registrato grazie agli accordi di partenariato stipulati con enti e istituzioni locali, tra cui Arpa Valle d’Aosta, Fondazione Montagna Sicura, Institut Agricole Régional e l’Unité Grand-Paradis. Tuttavia, nonostante questi passi avanti, permane un evidente gap procedurale che ostacola l’avanzamento del progetto.

Per cercare di recuperare il ritardo accumulato, la Corte dei Conti suggerisce di rafforzare i controlli interni, migliorare il monitoraggio delle attività dei soggetti realizzatori e aggiornare i cronoprogrammi procedurali e finanziari in modo tempestivo, adattandoli all’effettivo stato di avanzamento dei lavori. Inoltre, sottolinea la necessità di accelerare l’avvio delle opere infrastrutturali e di garantire una gestione puntuale del sistema Re.Gis, fondamentale per il controllo delle risorse e dei pagamenti.

Oltre alle criticità operative e finanziarie, emerge anche un’incertezza sulla sostenibilità gestionale ed economica futura del progetto. La Corte dei Conti invita il Comune di Arvier a effettuare una stima chiara dell’impatto economico che il progetto avrà sulla spesa corrente dopo il 30 giugno 2026, quando le attività finanziate con i fondi del PNRR dovranno essere mantenute con risorse proprie dell’amministrazione.

Nei prossimi 18 mesi, il Comune di Arvier dovrà affrontare una corsa contro il tempo: sarà necessario impegnare e spendere il 79% delle risorse rimanenti, avviare concretamente i lavori e garantire il rispetto delle scadenze, nonostante le molteplici difficoltà ancora presenti.

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