Case a 1 euro, in 14 si fanno avanti ad Oyace per i primi due immobili

28 Settembre 2021

Sono 17 le offerte arrivate al Comune di Oyace per i due immobili messi in vendita alla cifra simbolica di 1 euro, 14 quelle ritenute ammissibili. L’avviso e la manifestazione di interesse per l’iniziativa “Oyace case a 1 euro” erano stati pubblicati lo scorso 30 agosto sul sito internet dell’Amministrazione comunale, sui social  network, nei locali ed esercizi pubblici e commerciali.

Due gli immobili per i quali i legittimi proprietari hanno offerto la propria disponibilità a vendere al costo simbolico di 1 euro, uno in località Le Voisinal e un altro in località Chalambè.

Le 14 istanze, arrivate tutte da fuori Valle, anche dall’estero,  saranno ora all’esame di una commissione, che dovrà successivamente redarre un’apposita graduatoria per l’assegnazione del fabbricato. Le istanze saranno valutate in base all’impegno alla conclusione dei lavori (da 6 a 54 mesi) dal rilascio del permesso, alla destinazione dell’immobile (da prima casa a struttura ricettiva) e in base all’utilizzo di maestranze locali e regionali. Inoltre una commissione tecnica valuterà la relazione illustrativa che l’acquirente è tenuto a presentare all’atto della presentazione della domanda (l’articolazione e coerenza del contenuto dell’istanza, la contestualizzazione dell’opera nel territorio ecc).

Chi ha manifestato la volontà di cessione dell’immobile avrà diritto al rimborso delle spese sostenute nell’ultimo triennio (imposte e tasse, locali e statali) e sarà sollevato dalle spese, nessuna esclusa, connesse al regolare passaggio di proprietà del bene (notarili, fiscali, voltura, successione, anche tardiva, eventuali sanatorie edilizie).

Oyace è il primo comune valdostano ad aver aderito all’iniziativa “Case a 1 euro“, partita da alcuni enti locali italiani con l’obiettivo di ripopolare quei borghi in via di abbandono.  Nel caso di Oyace la finalità del progetto è di “dare avvio al riordino ed alla valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente, costituito da immobili fatiscenti dei centri storici del capoluogo e delle frazioni, che versano in condizioni di abbandono e degrado, finalizzato anche alla riqualificazione e al recupero dei Centri Storici del capoluogo e delle frazioni”.

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