Hône: inaugurata l’innovativa passerella sul torrente Ayasse
Bambini divertiti, signori aggrappati ai corrimano, genitori affascinati: un fiume di persone ha attraversato la fiammante passerella di Hône, benedetta stamattina dal parroco del paese e inaugurata con il taglio del nastro.
“Sembra di essere ciucchi!” si sente ridacchiare chi la attraversa. “Il piacere più grosso l’ho avuto vedendo due bambini attraversare il ponte correndo perché si stavano divertendo” commenta l’ingegnere che l’ha progettata, Sandro Pariset, guardando la costruzione.
“Consiglio di non percorrerla dopo l’aperitivo, o comunque con qualcuno che ha fatto l’aperitivo insieme, così il passo rimane giustamente ondulato!” scherza il cicepresidente della Regione Luigi Bertschy, presente all’inaugurazione.
“Chi è passato sopra ha visto l’effetto che fa, è un ponte sospeso” ha introdotto il sindaco di Hône Alex Micheletto “Ma per fortuna non ho visto grida di terrore ma sorrisi quando si stava attraversando l’Ayasse”.
Era proprio a questo infatti che l’Amministrazione ambiva: qualcosa di diverso. “Chi vuole la tranquillità di un ponte fa qualche metro a valle e ha tutte le possibilità. Questa voleva essere un’opera nuova, simpatica, anche dal punto di vista turistico”, vista inoltre la massiccia affluenza di turisti nell’area camper “Le Raffòr” che collega. Tuttavia “non è questa la sua funzione principale” precisa Pinet, “perché di ponti e ponticelli ce ne sono tantissimi, qui c’è un’area che già di per sé è attrattiva”, dunque si è voluto realizzare una seconda opera attrattiva, una passerella non convenzionale.
Un’opera volutamente innovativa, particolare e in evoluzione
Si è trattato di un’opera di riqualificazione della precedente passerella in legno, che era stata costruita negli anni Novanta insieme all’area camper. Lo scorso gennaio questa struttura è stata abbattuta.
“Nel corso degli anni tante cose sono successe” inizia Micheletto “La passerella come tante altre opere pubbliche aveva bisogno di un intervento drastico”, di conseguenza l’Amministrazione si è trovata davanti a un bivio: rifare il ponte come quello di prima o realizzare qualcosa di nuovo.
Alla fine la scelta è stata quella di “buttarsi”, si esprime il sindaco, “anche grazie anche a un finanziamento statale. Così abbiamo deciso di fare un ponte diverso”. Proprio per questo secondo lui è più opportuno chiamarla “passerella” invece che “ponte”.
“L’idea della passerella pedonale su funi è nata principalmente per creare un valore aggiunto rispetto a quello che già c’è” spiega l’ingegnere.
“Inauguriamo una passerella che ha la capacità di sfidare l’innovazione” dichiara Bertschy “Siamo tutti capaci di fare in copia ripetuta quello che fanno gli altri, qui c’è stato un pensiero a qualcosa in più”.
Oggi è stata inaugurata, ma nei prossimi mesi ci sarà una fase di messa a punto e la costruzione verrà ritoccata, “per renderla perfetta per il paese, sia per la gente di Hône che per chi la frequenta” aggiunge Micheletto.
A questo scopo sui tiranti principali della passerella sono posti dei sensori di sforzo “sono quelle cose rosse” ha illustrato con semplicità al termine della cerimonia l’ingegnere “La passerella è stata strumentata dal primo giorno di costruzione” spiega “quei sensori sono serviti per le operazioni di collaudo e io ora ricevo i dati in tempo reale ventiquattr’ore su ventiquattro”. Questi dati permetteranno di decidere come adattare la passerella al momento della messa a punto. Un parametro analizzato è quello della rigidezza della struttura, che dipende dal tiro delle funi di regolazione e dalla temperatura esterna. “Quando la temperatura aumenta i cavi si allungano e la struttura diventa più ballerina. Quindi oggi l’avete trovata più ballerina proprio perché faceva caldo!” ha svelato Pinet suscitando interesse nel gremito pubblico.
Un valore aggiunto per l’area camper e per il paese di Hône
“Durante i lavori ho avuto modo di vedere il tasso di utilizzo dell’area camper e ne sono rimasto positivamente colpito” ha testimoniato stupito e sincero l’ingegnere.
Tra l’altro, il sindaco ha ricordato che quest’area è parte del patrimonio di Hône solo da qualche mese. Da quando era stata ripristinata negli anni Novanta era di proprietà della Regione, poi, dopo una modifica normativa, si è riuscito a intervenire e formalizzare il passaggio.
“Quello che abbiamo fatto con questo ponte è l’esempio della vita della nostra Amministrazione: il prenderci cura delle nostre aree per cercare di renderle più moderne, accattivanti e accoglienti” ha riassunto Micheletto.
“Diversi anni fa ho iniziato a interagire con il comune di Hône dal punto di visto professionale e sin dal primo giorno sono rimasto colpito dalla qualità delle strutture del territorio” ha ammesso con stima Sandro Pariset “Io giro tutta la Valle e l’Italia per questioni di lavoro e devo dire che comuni tenuti così bene ce ne sono davvero pochi”.
“Quando piove forte possiamo avvicinarci al nostro torrente con un certo grado di sicurezza” ha fatto notare Bertschy, facendo riferimento alle quasi quotidiane catastrofi legate ai cambiamenti climatici. “Possiamo dire di essere stati lungimiranti e in grado di guardare avanti”.