L’Arco di Augusto ha riaperto al traffico. Ma solo una parte e solo “a tempo”

04 Aprile 2024

L’Arco di Augusto è stato riaperto, da oggi, al traffico veicolare. Con dei distinguo – e non pochi, anzi – rispetto alla classica circolazione pre-semipedonalizzazione.

A deciderlo è un’ordinanza firmata dal dirigente della Polizia locale e dell’Ufficio traffico, il comandante Fabio Fiore, che istituisce una serie di “modifiche temporanee alla circolazione” in piazza Arco di Augusto e via Garibaldi per “consentire lavori stradali e opere di restauro in zone attigue”, oltre a quelle sul monumento stesso annunciati dalla Regione in autunno.

Da oggi – giovedì 4 aprile -, quindi è stata parzialmente riaperta al traffico la piazza Arco di Augusto e revocata la Ztl nella sola corsia ovest nel tratto viabile sul lato sud del monumento e nel tratto nord di via Garibaldi, fino alla rotatoria con via Torino.

Come è cambiata la viabilità

Nel dettaglio, l’ordinanza istituiva – dal momento, non definito nell’atto, della posa della segnaletica verticale nella zona – la revoca della ztl nella sola corsia ovest nel tratto viabile sul lato sud dell’Arco di Augusto e in quello nord di via Garibaldi fino all’intersezione a rotatoria con via Torino. Lasciando quindi in vigore il regime la ztl sulla corsia orientale, con senso opposto di marcia.

Di conseguenza, per i veicoli che percorrono viale Federico Chabod con senso di marcia nord-sud e che si avvicinano al monumento, viene istituito l’obbligo di svolta a sinistra per percorrere il ponte di pietra sul Buthier – quindi la vecchia struttura – o l’obbligo di svolta a destra per dirigersi in via Garibaldi.

Sarà invece mantenuta la corsia di accesso a piazza dell’Ancien Abattoir – il piazzale tra la Cittadella dei Giovani ed il Buthier – per i veicoli provenienti da viale Chabod, con l’obbligo di dare la precedenza ai mezzi in transito che arrivano dalla corsia esti di via Garibaldi, che manterrà la sua specificità di ztl.

A rimanere sarà però anche la corsia di uscita dal piazzale, con l’obbligo di dare la precedenza ai veicoli in uscita dalla nuova ztl e con il successivo obbligo di dare la precedenza con arresto allo “stop” ai veicoli in arrivo da viale Chabod. Così come sarà mantenuto l’obbligo di svolta a destra per chi esce dal parcheggio di place de l’Ancien Abattoir.

I lavori in via Monte Emilius

In realtà – si legge nell’ordinanza stessa – oltre alla “necessità, da parte dell’Amministrazione regionale, di procedere in tempi brevi all’effettuazione di lavori di restauro dell’Arco di Augusto che, con la creazione di un’area di cantiere, interesserà lo spazio sottostante all’antico monumento”, l’opportunità è anche un’altra.

Quella, cioè, di diminuire il flusso di veicoli in via Monte Emilius “per consentire alle imprese di svolgere gli interventi ed opere stradali con più “celerità e maggiore sicurezza”, ovvero la riqualificazione – con la realizzazione dei marciapiedi – della strada, strettamente legata alla questione pedonalizzazione.

Un passo indietro sulla pedonalizzazione?

Anche se le date nell’ordinanza non sono scritte nero su bianco, dal Comune fanno sapere che no, non si tratta di unpasso indietro” sulla pedonalizzazione completa dell’area.

“È una misura temporanea – spiegava il sindaco di Aosta Gianni Nuti –. Questo ci permette di andare avanti va avanti con i lavori su via Monte Emilius senza creare ulteriori disagi. Lì si parla del rifacimento completo di un’intera via oltre alla realizzazione delle due rotonde definitive. Per questo intervento si parla della riapertura di una corsia solo intorno al monumento. Il progetto complessivo rimane lo stesso: piazza Arco di Augusto pedonalizzata e tutto a verde fino al ‘ponte vecchio’”.

A conferma di questo c’è il lavoro preparatorio sulla zona del futuro, ovvero l’indizione di un concorso di progettazione per la completa riqualificazione dell’ingresso orientale del Centro storico, con il ricongiungimento pedonale di piazza Arco di Augusto con il Borgo e la zona del Ponte Romano.

“Abbiamo avviato una collaborazione con gli Ordini professionali, quello degli architettura, degli ingegneri, degli agronomi, dei periti, dei geometri ed è stata fatta una prima riunione in cui abbiamo chiesto un po’ della loro esperienza in concorsi di progettazione di questo genere – dice Corrado Cometto, assessore ai Lavori pubblici –. Ora dovremo reperire delle risorse per un supporto al Rup che ci segua sin dalla redazione del documento di indirizzo alla progettazione, le cui linee saranno da condividere con la Regione, proprietaria del monumento e dell’aiuola”.

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