Per il nuovo palaghiaccio di Aosta l’obiettivo è il 2026

28 Settembre 2023

A fine marzo era saltato definitivamente il progetto per un nuovo palaghiaccio di Aosta da realizzare (anche) con fondi Pnrr di fronte a quella attuale. Due mesi dopo il Comune preparava l’affidamento della struttura – considerata ormai a fine vita –, credendo ancora nella possibilità di costruirne uno nuovo.

Oggi ci crede forse più che allora. E crede sia possibile averlo costruito e consegnato nel 2026.

In Consiglio comunale è Renato Favre (Forza Italia) e riportare in aula l’argomento attraverso un’interpellanza: “Abbiamo già discusso e verificato qui alcuni grossi problemi di copertura finanziaria – ha detto –. Lo scorso 23 marzo è stata annunciata la rinuncia agli 1,5 milioni di finanziamento a valere su fondi Pnrr. Pochi giorni dopo il sindaco ha ribadito l’intenzione di dotare comunque la città di un nuovo palaghiaccio in un paio d’anni. Da marzo sono però passati sei mesi e non abbiamo notizie. Nel leasing in costruendo otterremo tutta la somma o abbiamo altre fonti per sostituire il milione e mezzo del Pnrr? Se e quando verranno avviati i lavori?”.

“Il leasing in costruendo ha come promotore un’Ati formata da una banca, un’impresa di costruzione, una società di gestione ed una società sportiva. Che potrebbe costruire da sola il manufatto – ha replicato l’assessore ai Lavori pubblici Corrado Cometto –. Abbiamo chiesto loro un aggiornamento ad un progetto già meritevole: un piano di gestione e di manutenzione integrativa con la scadenza del 15 settembre. Termine che è stato rispettato dall’impresa. La documentazione, abbastanza poderosa perché si parla della gestione lungo tutti i vent’anni del leasing, è in corso di valutazione da parte del supporto al Responsabile unico del procedimento. Ci solleva il fatto che dal punto di vista tecnico ed economico-finanziario si tratta di un progetto sostenibile e vantaggioso per l’Amministrazione rispetto a classico appalto. Il leasing in costruendo velocizza infatti alcuni processi, e noi vorremmo l’opera funzionante nel 2026”.

E questo è l’obiettivo: “L’intenzione è quella di approvare il progetto nel Consiglio di ottobre, lo speriamo, individuare il promotore e organizzare la gara nei mesi successivi. È una gara europea a cui potranno partecipare tanti soggetti. È ragionevole che possa finire nel primo semestre 2024 con l’inizio dei lavori nel secondo semestre e dalla durata dei lavori di poco più di un anno. Rispettando sostanzialmente, con questo cronoprogramma, quindi quanto è stato detto dal sindaco. È possibile ipotizzare di averlo entro un paio di anni”, ha concluso Cometto.

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