Una porzione della via Francigena dell’Alta Valle del Gran San Bernardo sarà illuminata

21 Dicembre 2023

Rendere fruibile ai pellegrini anche di notte una porzione della via Francigena che attraversa l’Alta Valle del Gran San Bernardo, ma anche fornire maggiori informazioni ai Pellegrini e ai turisti, anche quelli non vedenti, attraverso bacheche classiche e in 3d create appositamente per chi soffre di questa disabilità. Il progetto “Nuova luce per il pellegrini sulla Via Francigena dell’Alta Valle del Gran San Bernardo“, presentato dal comune di Saint-Oyen, in qualità di capofila dell’Alta Valle del Gran San Bernardo (Saint-Oyen, Saint-Rhémy-en-Bosses ed Etroubles) ad un avviso pubblico per lo sviluppo dell’offerta turistica dei cammini religiosi italiani in attuazione del decreto del Ministro del Turismo, è stato ammesso a finanziamento.
L’iniziativa, arrivata decima in graduatoria, su 240 progetti presentati, riceverà 169.451,90 euro.

“Si vuole, inoltre, rendere unico questo tratto della Via Francigena, strada che Sigerico – Vescovo di Canterbury – percorse a piedi nel 990 per recarsi a Roma, attraverso delle statue di artigianato locale che possano suggestivamente condurre i passanti indietro nel tempo. – spiega una nota del comune di Saint-Oyen –  Un itinerario, quello della prima tappa italiana e valdostana della Francigena, intriso di storia e spiritualità e che ricalca l’antica strada romana: lasciato alle spalle il celebre Ospizio del Gran San Bernardo si incontrano sul cammino splendidi borghi come Saint-Rhémy-en Bosses con il suo castello risalente all’XI secolo, Saint-Oyen, dove si trova la casa ospitaliera di Château Verdun che da più di mille anni accoglie e ritempra i pellegrini della Via Francigena, per arrivare a Etroubles con il suo piccolo borgo medioevale e il suo museo a cielo aperto”.

La valorizzazione della via Francigena, evidenziano le amministrazioni comunali, “può diventare un importante volano economico per le strutture presenti sul nostro territorio e soprattutto che rappresenta, oggi più che mai, un dialogo tra fede, natura e cultura”.

Exit mobile version