Valpelline, approvata la messa in sicurezza del muraglione di La Fabrique
Il Consiglio comunale di Valpelline, lo scorso 5 luglio, ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per i lavori di messa in sicurezza del sito minerario La Fabrique, nell’ambito del progetto Le miniere intorno al Mont Velan-Mimonve. Progetto che, spiegano dal Comune, è interamente finanziato dal programma di cooperazione Interreg V A Italia-Svizzera 2014/2020 per una dotazione complessiva di 700mila euro mentre, per questo specifico intervento, la previsione di spesa è di 370mila euro.
I progettisti hanno diviso l’area in quattro zone: quella dove insistono i muri dei quattro forni più antichi – che devono essere messi in sicurezza –, l’edificio diroccato e privo di tetto, i muraglioni emersi dopo le operazioni di pulizia, con il camino e la cisterna e una quarta superficie la cui funzione non è ancora chiara ma che potrebbe essere stata il punto di ancoraggio del ponte.
L’intervento approvato in Consiglio si concentrerà sulla messa in sicurezza del muraglione, dal momento che sovrasta la pista ciclopedonale a transito intenso. Sulla base dei residui finanziari disponibili al termine di questo intervento, saranno assunte determinazioni in merito alla prosecuzione.
Il sindaco Maurizio Lanivi ha ricordato che, per la valorizzazione del sito, 30mila euro – derivanti da un altro progetto – saranno destinati alla creazione di impianto un’illuminazione che contribuisca a rendere il sito suggestivo. Non solo, Lanivi ha spiegato in aula due ricercatori del Politecnico di Torino si sono proposti per ricostruire la storia del sito, una fonderia aperta a fine Settecento e poi chiusa con la fine del secondo conflitto mondiale. La decisione se finanziare o meno la ricerca, con risorse comunali, verrà presa durante la prossima seduta del Consiglio.
L’ampliamento della strada a Le Chosod
Nel frattempo, l’assemblea ha approvato anche il progetto di fattibilità tecnico-economica per i lavori di ampliamento della strada comunale a Le Chosod, e che ha comportato l’adozione della sesta variante non sostanziale al Piano regolatore generale comunale e l’imposizione dell’esproprio.
Si tratta di una strada che presenta criticità soprattutto in relazione all’accesso alla strada regionale – spiegano da Valpelline –, con l’innesto che avviene perpendicolarmente dopo una strettoia. Inoltre, i sottoservizi risultano in pessime condizioni.
La strada – che attraversa una frazione che conta un numero crescente di residenti – sarà quindi portata ad una larghezza di 4,5 metri. L’auspicio dell’Amministrazione è quello di iniziare i lavori con l’autunno. Nel dettaglio, l’intervento prevede il rifacimento dell’illuminazione pubblica, dell’acquedotto, della fognatura e del canale di scolo delle acque pluviali. È prevista inoltre la posa del passacavi per la fibra.
Il fontanile, attualmente in cemento, sarà invece realizzato in pietra, ad una sola vasca e quindi di dimensioni leggermente inferiori. Per questo intervento è prevista una spesa di circa 80mila euro e il preventivo sarà definito nella fase di progettazione esecutiva, con i costi adattati al nuovo prezzario regionale.