A qualcuno piace auto: dopo i furti in casa, ai ladri interessano anche le vetture

23 Maggio 2016

Dopo i “raid” nelle abitazioni, in vari comuni della Valle, l’attenzione dei malviventi sembra riguardare anche le autovetture. Era parecchio tempo che non si riscontravano furti di veicoli e, nell’ultima decina di giorni, oltre al caso eclatante di Aosta, conclusosi con lo schianto del ladro a bordo dell’auto rubata, inseguito dai Carabinieri, nella regione se ne sono verificati almeno altri quattro, gli ultimi due nella notte tra venerdì e sabato, in alta valle.

“Non sono numeri che portano a parlare di ‘allarme’ rispetto a questo tipo di reato, – spiega il questore di Aosta, Pietro Ostuni – anche se è vero che la concentrazione di vari episodi in un periodo ristretto non può che rendere maggiormente evidente il fenomeno”. Ad essere sottratte (alcune “vittime” hanno anche raccontato l’accaduto sui social network) non sono state esattamente delle utilitarie e, questo dettaglio più di altri, induce gli inquirenti a pensare che le auto rubate prendano la strada dell’estero, per essere smontate ed alimentare il mercato “parallelo” dei ricambi.

“Da cittadino – aggiunge il questore Ostuni – mi rendo perfettamente conto di quanto, al di là delle dimensioni del problema, essere toccati da un reato come questo sia spiacevole. Motivo in più per assicurare il nostro massimo impegno. Siamo intervenuti direttamente nei casi di due furti e proseguiamo comunque, più in generale, con i controlli straordinari settimanali, che riguardano attività e territorio, anche in collaborazione con le altre forze dell’ordine”.

In questa “partita” sul fronte dei reati contro il patrimonio, una parte importante possono giocarla comunque i proprietari dei mezzi, a cominciare dalla loro presa di coscienza rispetto ai rischi. “L’attenzione deve sempre essere massima. – aggiunge Pietro Ostuni – Se si parcheggia, anche in realtà defilate, anche piccole, mai lasciare le chiavi sul mezzo. Mai favorire situazioni delle quali i ladri potrebbero approfittare”. Una raccomandazione a cui si affianca quella di sempre: contattare prontamente i numeri d’emergenza qualora si notino episodi sospetti.

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