Alpini in lutto per la morte del maresciallo che amava la divisa, la storia e la musica

16 Agosto 2018

Dolore e commozione ha suscitato, in Valle, la morte di Francesco Marchesani, primo maresciallo degli Alpini, di origini abruzzesi, ma in servizio per lungo tempo al Centro Addestramento Alpino. L'uomo è stato stroncato ieri, mercoledì 15 agosto, da una malattia, all’ospedale “Parini” di Aosta. Aveva 52 anni.

Numerosi, in queste ore, sui social e non solo, i messaggi di cordoglio e i ricordi di amici e colleghi. Da chi evoca pagine di vita militare – sottolineando “indossavi l’uniforme con orgoglio”, o soffermandosi sulla “tua passione per la storia e per il 4° Alpini” (Marchesani si era occupato anche del Sacrario allestito nella caserma “Testafochi”) – a chi riaccende memorie legate alla musica (più d’uno gli ha dedicato “buon viaggio” sulle ali degli “Aironi Neri” dei Nomadi), o al modellismo (“incontri fino a notte fonda a parlare di zimmerit o di Rlm, o di altre cose incomprensibili ad un estraneo”).

Su tutto, però, per chi lo ha conosciuto era “sempre sorridente e disponibile”, una persona “di quelle che raramente incontri nella vita”. Il sottufficiale lascia la compagna Sara, i figli Martina, Nicolò e Gabriele, la sorella Carmelina e il fratello Gianluca. I funerali si terranno dopodomani, venerdì 17 agosto, nella chiesa di Maria Immacolata, a pochi passi dalla caserma in cui, ogni mattina, il primo maresciallo Marchesani si presentava sugli attenti e con l’uniforme in perfetto ordine.

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