Alta-Savoia, incidente mortale e via al “numero chiuso” sul Monte Bianco

31 Maggio 2019

Incidente mortale sul versante francese del Monte Bianco. Attorno alle 13 di oggi, venerdì 31 maggio, un alpinista di cui è ancora sconosciuta la nazionalità (il solo dato, al momento, è che non risulta essere francese) è morto precipitando da un sentiero nella zona della stazione d’arrivo del Nid d’Aigle, a 2.372 metri di altitudine, nel comune di Saint-Gervais.

Si tratta del capolinea del “Tramway du Mont Blanc”, servizio ferroviario in attività (nel periodo caldo dell’anno) dal 1913. L’uomo, che procedeva non legato con altri due compagni, è precipitato per un centinaio di metri, riportando traumi fatali. Gli altri partecipanti all’uscita sono illesi. Sull’accaduto sono in corso accertamenti del Peloton de Gendarmerie de Haute Montagne di Chamonix, intervenuto sul posto.

La notizia del “primo incidente mortale di un alpinista sopra il Nid d’Aigle” è stata rilanciata anche dal sindaco della località transalpina, Jean-Marc Peillex, con un post sul suo profilo Facebook. Il primo cittadino, da sempre, ha fatto della lotta all’alpinismo incontrollato una bandiera del suo mandato.

Peraltro, è notizia delle scorse ore che il prefetto dell’Alta Savoia Pierre Lambert ha firmato il decreto attuativo di una soluzione caldeggiata per lungo tempo dal Sindaco, vale a dire l’“accesso condizionato” all’ascensione del Monte Bianco.

Da domani, sabato 1° giugno, e fino al 29 settembre, solo gli alpinisti muniti di una prenotazione in uno dei rifugi lungo l’itinerario (Goûter, Tête Rousse o Nid d’Aigle) potranno intraprendere la salita della via normale francese.

Per la conferma di tale titolo, un sistema di prenotazioni online è stato messo a punto dalla Federazione francese dei club alpini, con il rilascio di ricevute individuali e nominative ai partecipanti alle scalate.

Da domani, il PGHM e i componenti della “Brigade Blanche” creata all’uopo dal comune di Saint-Gervais effettueranno dei controlli a sorpresa, lungo l’itinerario, per assicurare il rispetto delle nuove regole. L’obiettivo, nelle intenzioni delle autorità locali, è di evitare l’affollamento dei rifugi e alcuni gesti d’inciviltà visti nell’estate 2018.

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