Ancora una vittima in montagna. Sul Rosa muore un alpinista tedesco. Salvi i suoi tre compagni
Erano tutti legati in cordata, quando arrivati a 4000 metri di quota, sul naso del Lyskamm, nel massiccio del Monte Rosa, uno di loro è scivolato e si è trascinato dietro i tre compagni. Per Hans Albert Mellwig, tedesco residente a Delmold, non c’è stato nulla da fare. Mentre i tre compagni, anche loro tedeschi, sono sopravvissuti per miracolo. I tre alpinisti sono ora ricoverati all’ospedale regionale Umberto Parini. Le loro condizioni sono gravi, ma non sono in pericolo di vita. Il ferito più grave ha riportato la frattura di alcune vertebre e un trauma toracico, i medici lo hanno sottoposto a un delicato intervento chirurgico ed è ora ricoverato in rianimazione. Grave anche la guida alpina che conduceva la cordata, anche lui ora è ricoverato in rianimazione, l’uomo ha riportato un grave trauma toracico. Il terzo alpinista, oltre al trauma toracico ha riportato varie fratture, l'uomo è ora ricoverato in reparto, le sue condizioni sono le meno preoccupanti.
L’incidente è avvenuto poco prima delle 9 di questa mattina, mercoledì 6 agosto. L’allarme è stato dato da un'altra cordata di alpinisti che ha assistito alla scena, e che sono stati sentiti dai militari della guardia di finanza di Cervinia, che stanno svolgendo le indagini per ricostruire la dinamica del tragico incidente. Sul posto sono immediatamente intervenuti gli uomini del soccorso alpino valdostano, che hanno portato a valle i tre feriti, ma per Mellwig i soccorsi non sono serviti. I soccorritori non hanno potuto fare altro che constare il decesso e recuperare la salma, che ora si trova presso la camera mortuaria del cimitero di Gressoney-La-Trinité, in attesa che il magistrato dia il nullaosta per il rimpatrio.
Da una prima sommaria ricostruzione, i quattro alpinisti erano legati tra di loro, quando arrivati sul naso del Lyskamm, con ogni probabilità uno di loro è scivolato tirandosi dietro tutti i compagni di cordata. Precipitando così per oltre 150 metri.
La dinamica è simile a quella dell'incidente del Mont Dolent, nel massiccio del Monte Bianco, dove solo due settimane fa erano morti 4 olandesi: il padre con i suoi tre figli.