Attività di sicurezza pubblica senza autorizzazioni, denunciato 33enne
In qualità di presidente di un’associazione, secondo la Polizia, ha svolto abusivamente attività di sicurezza pubblica e di viabilità stradale. Per questo, il 33enne Marco Mirabello, residente a Pont-Saint-Martin, è stato denunciato dalla Squadra Mobile per il reato di “possesso di segni distintivi contraffatti”. La contestazione è relativa, in particolare, all’uso di “una vettura con insegne dell’associazione, munita di paletta e lampeggianti”.
Dagli accertamenti è emerso che, l’anno scorso, Mirabello aveva formalizzato, a più riprese, istanza alla Divisione Amministrativa della Questura per l’approvazione del regolamento del “Coordinamento regionale dell’Associazione Europea Operatori Polizia per la Valle d’Aosta”. “Mancando i presupposti previsti dal Testo Unico sulle Leggi di Pubblica Sicurezza, – ha spiegato ai cronisti il dirigente della Squadra Mobile, il commissario capo Eleonora Cognigni – è stato destinatario di un provvedimento di diniego”.
Nonostante ciò, per la Questura, Mirabello ha continuato ad effettuare la gestione di manifestazioni pubbliche (sagre e fiere) e della viabilità, “privo di autorizzazioni necessarie per operare”, così configurando il reato contestatogli. “Svolgere abusivamente l’attività di sicurezza pubblica, anche semplicemente viabilità stradale – ha aggiunto Cognigni – può determinare erronea percezione e confusione presso la comunità di riferimento”.
Anche la semplice attività di volontariato onlus – precisano negli uffici di corso Battaglione – “necessita di iscrizione nello specifico albo regionale delle associazioni di volontariato”. Nella mattinata di ieri, lunedì 27 gennaio, sono state effettuate perquisizioni nei luoghi nella disponibilità del 33enne, nelle quali “sono stati sequestrati gli strumenti utilizzati per svolgere abusivamente l’attività di sicurezza pubblica e di viabilità stradale”, incluse divise con il logo associativo che rimanda ad operatori di polizia.
AGGIORNAMENTO AL 15 GENNAIO 2021
Con decreto depositato lo scorso 20 luglio 2021, di cui si è avuta notizia solo di recente, il Gip del Tribunale di Aosta Giuseppe Colazingari ha disposto “per particolare tenuità del fatto” l’archiviazione del procedimento penale in cui era stato coinvolto Marco Mirabello, originato dalla denuncia della Squadra Mobile.