Illegittimo il blocco delle tariffe autostradali. Accolti i ricorsi di Sav e Rav
L'autostrada più cara d'Italia potrà continuare a mantenere il proprio primato. Il Tar di Aosta ha infatti accolto i ricorsi presentati dalle società Sav e Rav contro i decreti interministeriali del 31 dicembre 2015 di sospensione dell'adeguamento tariffario, annullando gli stessi.
Come spiegano nella sentenza i giudici la sospensione dell’adeguamento tariffario è illegittima in quanto è stata adottata “in assenza dei presupposti previsti sia dalla normativa che dalla Convenzione, che consentirebbero la sospensione dell’applicazione della formula revisionale soltanto in presenza di gravi inadempienze del concessionario, tempestivamente contestate”.
Ricordano i giudici come la normativa prevede che il concessionario formuli al concedente, entro il 15 ottobre di ogni anno, la proposta di variazioni tariffarie che intende applicare e la componente investimenti. Con decreto motivato del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottarsi entro il 15 dicembre, sono approvate o rigettate le variazioni proposte. “Il decreto motivato può riguardare esclusivamente le verifiche relative alla correttezza dei valori inseriti nella formula revisionale e dei relativi conteggi, nonché alla sussistenza di gravi inadempienze delle disposizioni previste dalla convenzione e che siano state formalmente contestate al concessionario entro il 30 giugno precedente”.
Queste condizioni però non ricorrono nei casi di Sav e Rav. E' lo stesso Ministero ai Trasporti a motivare la sospensione per la mancata conclusione della fase istruttoria di approvazione del nuovo Piano economico finanziario, quindi, non per le condizioni previste dalla normativa.
Inoltre secondo il Tar di Aosta “la sospensione di un procedimento, per essere ammissibile, deve essere contenuta in un termine ragionevole, che deve essere esplicitato nel provvedimento”. Cosa invece non avvenuta.
Annullando la sospensione il Tar ha inoltre imposto ai Ministeri ai Trasporti e all’Economia di procedere, nel termine di sessanta giorni dalla notificazione della sentenza, all’adeguamento tariffario, "eventualmente prendendo a riferimento i parametri contenuti nel Piano economico finanziario vigente e non ancora aggiornato".
In caso di mancato adempimento Sav e Rav potranno chiedere la nomina di un Commissario ad acta, che procederà in via sostitutiva a completare il procedimento.
Bocciata invece dai giudici la richiesta di risarcimento danni avanzata dalle due società valdostane.
La richiesta di Sav al Ministero era stata di un aumento dei pedaggi sull'Aosta-Quincinetto dell' 1,44% pari alla crescita dell'inflazione mentre per il collegamento da Aosta al Traforo del Bianco l'aumento chiesto da Rav dovrebbe essere più consistente e intorno al 10%.