Autostrada, nuovo ricorso di Sav per il mancato adeguamento del piano economico finanziario

08 Luglio 2016

La Sav, la società che gestisce il tratto autostradale dell'A5 fra Aosta e Quincinetto, torna a rivolgersi al Tar di Aosta. Il ricorso riguarda il mancato adeguamento del piano economico finanziario per il periodo 2014-2018. In particolare Sav chiede che venga dichiarata l'illegittimità del silenzio mantenuto da parte del Ministero delle infrasfrutture e i trasporti. La questione è strettamente legata al primo ricorso sulle tariffe autostradali, presentato dalla società nei mesi scorsi, e che verrà discusso la prossima settimana. 

Come si legge nel bilancio 2015, la Sav aveva presentato nel giugno 2014 "una ipotesi di piano finanziario che tenesse conto di tutte le soluzioni per proseguire nel programma di investimenti già previsto a presidio della sicurezza, per la conservazione del patrimonio infrastrutturale e per il suo adeguamento all’evolvente contesto normativo (guardavia, barriere antirumore, gallerie); soluzioni atte a consentire il riequilibrio del Piano Economico Finanziario mitigando al contempo la dinamica delle tariffe applicate all’utenza". Ipotesi che però era rimasta senza riscontro da parte del Ministero. 

Il 5 ottobre 2015 la Sav aveva, quindi, scritto al Ministero intimandogli di approvare entro e non oltre il 15 ottobre 2015 l’aggiornamento del piano economico finanziario. L'obiettivo era di avere per il 2016 l'adeguamento tariffario previsto dal piano oltre al "recupero – ad invarianza degli effetti tariffari – dei mancati ricavi conseguenti ai minori adeguamenti tariffari applicati".

Il Ministero aveva però risposto picche alla società. Il 15 ottobre Sav aveva presentato al Ministero, come prassi, la richiesta di un adeguamento delle tariffe dell'1,44% da applicare dal 1° gennaio 2016. Richiesta al momento sospesa, in attesa dell'approvazione del Piano economico e finanziario 2014-2018, e contro cui la società ha presentato un primo ricorso.

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