“Botte da orbi nel Carcere di Aosta a suon di bastonate e sgabellate”

01 Settembre 2017

A due giorni dall’incontro istituzionale tra il Presidente della Regione Pierluigi Marquis e il Direttore dell’Istituto penitenziario, Assuntina Di Rienzo, la situazione generale del carcere di Brissogne torna a essere esplosiva. O così almeno sembra, da quando racconta l’O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) in una nota. “Ieri, alle ore 12,15 circa, nella Casa Circondariale di Brissogne – Aosta nella sezione C del  2° piano, si è scatenata una violenta rissa fra due detenuti magrebini e due detenuti albanesi  che si sono colpiti violentemente con sgabelli e manici delle scope”. La violenta rissa ha provocato due feriti gravi, in questo caso i due magrebini.  “Uno scenario da incubo – spiega ancora l’O.S.A.P.P. – in quanto negli ambienti teatro dell'aggressione vi era sangue dappertutto”. I due detenuti magrebini sono stati ricoverati con urgenza all'Ospedale di Aosta. “Il gravissimo episodio si è verificato in una sezione dove vige la sorveglianza dinamica – continua l’O.S.A.P.P. – tutto il personale è stato chiamato in forza ad intervenire.

A denunciare l’episodio è il Segretario Generale Leo Beneduci che dichiara: "Per quanto è dato di conoscere sono gravi e continue le tensioni tra le varie etnie allocate presso l'Istituto di pena di Aosta e tali da rendere ogni giorno maggiormente precarie le condizioni di vivibilità della struttura e estremamente gravoso il servizio reso dal personale di Polizia Penitenziaria colà di stanza”.

Infine, Leo Beneduci inquadra nel mirino la politica, sia a livello locale – “A nulla sarebbero valsi,  ai fini di un reale miglioramento delle condizioni della struttura, i recenti incontri svoltisi presso il palazzo della regione tra i vertici dell'Istituto, il Provveditorato Regionale e il garante regionale dei detenuti" – che nazionale. "La responsabilità sia di carattere politico sia di carattere amministrativo – conclude Beneduci – è in capo al Ministro della Giustizia Orlando e i vertici dell'Amministrazione Penitenziaria Centrale, riguardo alla perdurante assenza nell'Istituto di un Direttore e di un Comandante titolari nonostante le centinaia di Dirigenti e Funzionari esistenti sul territorio e nonostante una spesa per servizi di missione che appare sempre meno giustificata soprattutto laddove è il personale di Polizia Penitenziaria effettivo ad Aosta  a subire le conseguenze e i molteplici errori commessi nella Capitale".

Exit mobile version