Breuil-Cervinia, irregolarità in due locali: sanzioni dalla Questura per oltre 6mila euro

14 Dicembre 2017

Con la maggior frequentazione dei locali nel periodo che porta alle festività, la Polizia Amministrativa e Sociale e dell’Immigrazione ha aumentato i controlli, in una logica preventiva di tutela della clientela. Durante due ispezioni degli scorsi giorni, varie irregolarità sono emerse in altrettante attività di Breuil-Cervinia, nel comune di Valtournenche, e il conto delle sanzioni presentato dagli uomini della Questura, alle quali sono destinate ad aggiungersi quelle in via di definizione da altri enti, supera i 6mila euro.

Anzitutto, i poliziotti hanno trovato al lavoro – in qualità di “buttafuori”, uno per esercizio – cittadini stranieri con precedenti penali a carico, non muniti della prevista abilitazione professionale con l’iscrizione allo specifico albo tenuto dai servizi di prefettura dell’Amministrazione regionale. I due “vigilantes” abusivi, di origini africane, sono stati quindi sanzionati con 1.500 euro a testa, oltre a non poter ovviamente continuare a svolgere quelle mansioni.

Multe, dello stesso importo, sono andate anche ai titolari dei locali per aver proceduto alle indebite assunzioni. In più, in uno dei due casi, gli agenti diretti dal vicequestore Francesco Menchiari non hanno trovato etilometri in regola con la normativa sulla prevenzione “delle situazioni d’abuso alcoolico”, facendo così lievitare la sanzione, per il gestore responsabile dell’infrazione, di altri 300 euro.

A completare il quadro delle contestazioni, il fatto che in uno dei luoghi d’intrattenimento ispezionati, una discoteca parecchio affollata all’arrivo dei poliziotti, siano state constatate irregolarità strutturali, rappresentate da porte di emergenza chiuse a chiave (e quindi inutilizzabili in caso di urgenza) e vetrate pericolosamente crepate, a “delimitazione” della zona fumatori. 

Per queste criticità, a quanto si apprende già rimosse, la Questura ha interessato degli esiti del controllo il Corpo Valdostano dei Vigili del fuoco, che sta definendo le sanzioni relative alle carenze tali da aver creato condizioni valutate “alquanto rischiose per la pubblica incolumità” di lavoratori e clientela, spesso giovane.

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