Cadavere ritrovato ad Aosta: è un 48enne residente nella “plaine”
Il cadavere ritrovato giovedì scorso, 20 giugno, in un seminterrato di via Lexert ad Aosta, ha ora un nome. Quel corpo, che giaceva riverso in una cantina sfitta delle “Case Giachetti”, apparteneva ad Emanuele Sella, 48enne di origini biellesi e residente in un comune della “plaine” del capoluogo regionale. A identificarlo è stata la ex compagna che, all’inizio di giugno, ne aveva denunciato la scomparsa.
Decisivi per il riconoscimento, visto lo stato di avanzata decomposizione della salma, sono stati gli orecchini e la maglietta indossata, riconosciuti senza dubbio dalla donna. A quanto si apprende, l’uomo era rientrato da poco da un periodo trascorso in Thailandia. Il pm Carlo Introvigne, che coordina gli accertamenti scattati con il rinvenimento, attende la conferma della medicina legale per dare il nulla osta alla sepoltura.
Relativamente alle cause della morte, risposte esaurienti sono attese da ulteriori esami di laboratorio. L’autopsia svolta la settimana scorsa dal medico-legale Serena Maria Curti non si era rivelata soddisfacente al riguardo, vista la condizione del cadavere, tale da lasciar presupporre una permanenza protratta nello scantinato.
Risposto alla domanda “chi?”, le ragioni del decesso sono considerate dagli inquirenti (gli accertamenti investigativi sul caso impegnano i Carabinieri della stazione di Aosta) peculiari per dirimere l’altro interrogativo che aleggia sulla vicenda, vale a dire perché il corpo di Sella si trovasse nel luogo ove i condomini lo hanno segnalato, allarmati dall’olezzo che saliva dalle cantine. La porta del locale non presentava segni di forzature od effrazioni: la salma risultava riversa a terra, bloccando l’ingresso.