Cadavere trovato in cantina, un 41enne a processo in dicembre

14 Luglio 2020

Chiuse le indagini della Procura di Aosta, comparirà l’11 dicembre prossimo dinanzi al giudice monocratico del Tribunale il 41enne Alberto Broglio, di Aosta. L’uomo è accusato dal pm Carlo Introvigne dell’occultamento del cadavere del 48enne Emanuele Sella, ritrovato senza vita il 20 giugno 2019 in una cantina sfitta delle “Case Giacchetti” di Aosta, nel quartiere Cogne.

Secondo la ricostruzione inquirente (all’inchiesta avevano lavorato il Nucleo Operativo Radiomobile dei Carabinieri e la Squadra Mobile della Questura), l’imputato, che vive nello stesso stabile di via Lexert, era consapevole che l’uomo si fosse stabilito nelle cantine (verosimilmente Sella gli aveva chiesto ospitalità, in un periodo difficile, ma non aveva potuto accoglierlo in casa) e, una volta realizzata la sua morte, si è preoccupato di dissimulare la presenza del cadavere, nella volontà di evitare ripercussioni.

A quanto accertato, dopo aver cercato l’aiuto di altre persone per spostare altrove la salma (senza venire tuttavia considerato), Broglio si sarebbe speso nello spruzzare del profumo sul corpo senza vita. Un tentativo comunque vano, perché fu proprio l’olezzo, amplificato anche dal caldo del periodo, a far dare l’allarme ai condomini. Dall’autopsia era emerso che Sella fosse morto una ventina di giorni prima del ritrovamento nel seminterrato.

L’esame tossicologico, restituendo come causa della morte un’intossicazione derivante anche dall’assunzione di alcool, non aveva fornito agli inquirenti elementi utili a contestare responsabilità nel decesso ad altre persone. Sella era di origini biellesi e viveva in un comune della “plaine”. Era stata la ex moglie a denunciare la sua scomparsa. Per identificarlo, vista la decomposizione avanzata del cadavere, erano stati decisivi alcuni vestiti.

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