Cane colpito da un proiettile, l’Assessore: “Fu la Forestale a sparare”

22 Maggio 2024

A sparare al cane di una coppia di olandesi l’8 maggio scorso nei boschi sopra Gignod fu un forestale. Ad affermarlo è stato oggi in Consiglio regionale l’Assessore Marco Carrel rispondendo ad una interrogazione del consigliere Luca Distort della Lega Vda. “Il Comandante del Corpo forestale della Valle d’Aosta mi ha riferito che nel pomeriggio dell’8 maggio il personale del Corpo forestale operante nel controllo di routine nel territorio alto della zona di Gignod notava un esemplare di capriolo maschio in evidente difficoltà poiché braccato da un canide di grossa stazza, rivelatosi un cane di razza pastore tedesco. A questo punto uno dei due cercava di dissuadere il cane dall’attacco, urlando e cercando di allontanarlo. Non avendo ottenuto il risultato atteso l’operatore procedeva ad esplodere con l’arma di ordinanza due colpi con tiro non mirato, ma il cane non desisteva dall’attacco al capriolo, facendolo cadere”. A questo punto, falliti i due tentativi di allontanare il cane dal capriolo “l’operatore sparava in direzione del cane a distanza di 80/100 metri circa. Il cane a questo punto si allontanava in direzione opposta al capriolo che nel frattempo riusciva a guadagnare terreno e a scappare dileguandosi”.

Sull’accaduto indagano ora i Carabinieri, a cui è stata presentata dai proprietari del cane formale denuncia.  “Sono in corso attività di polizia giudiziaria per le contestazioni delle violazioni di cui alla legge regionale 37 del 2010 “Nuove disposizioni per la tutela e per il corretto trattamento degli animali di affezione” e legge regionale 64 del 1994 “Norme per la tutela e la gestione della fauna selvatica e per la disciplina dell’attività venatoria””.

Il cane, raggiunto da un proiettile entrato e uscito, senza colpire organi vitali, quel giorno era stato lasciato libero dai proprietari, che però potevano monitorare gli spostamenti attraverso un Gps al collare. L’animale è ora in fase di guarigione.

“E’ evidente che al di là delle responsabilità, in corso di accertamento, la vicenda è spiacevole sotto diversi punti di vista, ma in base a quanto riportatomi dal Comandante emerge che la pattuglia in servizio sia tenuta alle disposizioni vigenti”.

Nella replica il consigliere Distort ha parlato di “tema estremamente delicato” auspicando “un buon lavoro investigativo per capire le dinamiche e sostenere la professionalità del personale del corpo forestale della Valle d’Aosta perché abbia tutti gli strumenti per operare nel migliore dei modi e per il nostro territorio perché i suoi visitatori meritano sicurezza, doversi difendere dall’attività umana e non dai pericoli naturali è abbastanza paradossale”. 

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