Carcere Brissogne: sovraffollato, guardie in deficit così come i conti per gli straordinari

06 Luglio 2009
C’è tensione e preoccupazione al carcere di Brissogne. Ad una casa circondariale che ha quasi il doppio dei detenuti corrisponde un organico di guardie penitenziarie dimezzato. Di fatto i carcerati sono 261, il carcere ne dovrebbe contenere 100, mentre le forze di polizia penitenziaria sono rappresentate da 150 unità, invece di 210. I conti non tornano così come  non tornano ultimamente anche i conti economici.  Il sindacato Osapp di Piemonte e Valle d'Aosta ha chiesto, infatti, al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria un'ispezione amministrativo-contabile del carcere di Brissogne-Aosta relativamente "all'operato del Provveditore regionale e a quello dei dirigenti che lo stesso provveditore ha inviato ad Aosta in servizio di missione in questo momento di grave congiuntura economica che impedisce il pagamento o comunque il puntuale pagamento delle ore straordinarie".

"Esprimiamo a nome di tutti – si legge ancora nella nota del sindacato – la rabbia per essere stati abbandonati a noi stessi. Nessuno sembra essersi accorto che il carcere di Aosta può tranquillamente essere definito 'terra di nessuno', un vero e proprio 'colabrodo'". La polemica è riferita in particolare al piano ferie delle guardie carcerarie, affisso lo scorso 1° luglio, un piano ferie che, come evidenzia la nota “presenta sconcertanti lacune e disequità; invitiamo quindi l'attuale Direttore, in missione, ad una immediata rivisitazione dello stesso".

Intanto, all’orizzonte il direttore del Carcere di Brissogne Salvatore Mazzeo, su “La Stampa” di sabato 4 luglio scorso si dice preoccupato per le possibili conseguenze del “Pacchetto sicurezza” approvato dal Governo: la paura è di un ulteriore sovraffollamento dell’istituto penitenziario valdostano.
Il carcere ha 261 detenuti contro una capienza massima di 100: 156 sono detenuti stranieri. Ogni camera, progettata per 1 detenuto, ne contiene 2. La maggior parte sono stranieri e arrivano da altre carceri del Piemonte. Il sovraffollamento delle carceri per il direttore Mazzeo è dovuto “Ad una tendenza dell’uso smodato verso il carcere: si chiede il carcere per i graffitari, per i mendicanti, per chi imbratta i muri. – dice Mazzeo – Mi pare che questa linea politica generi soltanto sovraffollamento e una tensione ad altissimi livelli tra detenuti e la polizia penitenziaria, già penalizzata da carenza di personale”.

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