Casinò, difesa Rollandin: “azione politica nell’interesse pubblico”
È proseguita ieri, giovedì 27 settembre, al Tribunale di Aosta, dinanzi al Gup Paolo De Paola, l’udienza sui finanziamenti al Casinò, che vede otto imputati, tra ex manager, componenti del collegio sindacale della Casa da gioco e politici, accusati – a vario titolo – di falso in bilancio e truffa aggravata. Dopo la requisitoria del pubblico ministero Eugenia Menichetti, sono iniziate le arringhe difensive.
Tre ore è durata quella dell’avvocato Giorgio Piazzese, che assiste l’ex presidente della Regione, Augusto Rollandin. “Non sussiste assolutamente il reato di truffa. – ha detto il legale ai cronisti – L’azione politica è sempre stata finalizzata al raggiungimento dell’interesse pubblico, che era quello di finanziare, di sostenere il Casinò, perché individuato quale strumento fondamentale per il rilancio e lo sviluppo economico, turistico e occupazionale della Regione”.
Piazzese ha accompagnato queste considerazioni facendo rilevare una “volontà politica trasversale, prima, dopo e durante, devo dire, l’epoca di Rollandin, di sostenere il Casinò. Mi risulta sia anche la volontà della maggioranza della popolazione della regione quella di sostenere sempre il Casinò”. Per Rollandin, attualmente consigliere regionale dell’Union Valdôtaine, il pm Menichetti ha chiesto una condanna a quattro anni e otto mesi di reclusione.
Sul compendio probatorio prodotto dalla Procura, l’avvocato ritiene “inattendibili” le dichiarazioni testimoniali e le intercettazioni ammesse dal Gup nel fascicolo, anziché pesare, dimostrano “la totale inconsapevolezza del presidente Rollandin rispetto a determinati temi. Pesano, secondo me, se lette nell’ottica corretta, a favore”.
Per circa due ore ha invece parlato al giudice l’avvocato Corinne Margueret, difensore dell’ex assessore regionale al bilancio Ego Perron (per cui l’accusa ha chiesto tre anni di reclusione). Secondo il legale, da parte dell’allora titolare della delega alla casa da gioco, “non c’è stata una rappresentazione falsata agli altri consiglieri regionali, i quali hanno votato avendo a disposizione tutte le informazioni corrette e reali sull’andamento del Casinò”. Il riferimento è, in particolare, alla deliberazione sottoposta al Consiglio Valle per la ricapitalizzazione, per 60 milioni di euro, della Casa da gioco, finita sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti assieme ad altri tre provvedimenti di finanziamento, adottati dalla Giunta tra il 2012 e il 2015, per un totale di circa 140 milioni di euro.
L’avvocato ha sottolineato ai giornalisti che “dalle produzioni documentali effettuate da questa difesa risulta sostanzialmente la prova dell’infondatezza dell’ipotesi accusatoria. Non c’è stata assolutamente induzione in errore, c’è stata una rappresentazione da parte dell’allora assessore al bilancio Ego Perron della situazione esattamente com’era la reale situazione del Casinò“. Le informazioni “erano negli atti, a disposizione degli altri consiglieri regionali prima del voto, cioè dal bilancio di esercizio della casa da gioco e dalle relazioni allegate al bilancio comprese le relazioni degli organi di controllo, quindi la società di revisione e del collegio sindacale”.
In tal senso, ha concluso il legale, “l’assessore Perron non era a conoscenza di un dato falsato da parte dell’amministratore unico, sempre che ci sia questo dato falsato perché in realtà agli atti non risulta la prova di una falsa esposizione di dati nel bilancio. Ma anche se si ritiene che ci sia stato un falso in bilancio, l’assessore Perron non ne era a conoscenza, non era a conoscenza di quel dato. Per cui non può aver riferito qualcosa di diverso rispetto a quello che conosceva”.
In mattinata, prima dei due difensori, l’udienza era iniziata con l’arringa dell’avvocato Maria Chiara Marchetti, che ha chiesto al giudice De Paola il “non luogo a procedere” per l’ex amministratore unico Luca Frigerio, unico degli imputati a non aver scelto il rito abbreviato semplice e per il quale il pm Menichetti ha invocato il rinvio a giudizio con rito ordinario. Le prossime udienze sono programmate per il 17 ottobre (con prosecuzione, se necessario, il 24) e per l’8 novembre.