Casinò, omologato il concordato la Procura contesta la bancarotta fraudolenta
Svolta nelle indagini di Procura e Guardia di finanza sul Casinò de la Vallée. Con l’omologazione del concordato da parte del Tribunale, avvenuta ieri, gli inquirenti hanno potuto “rubricare il reato di bancarotta fraudolenta” nei confronti degli ex amministratori unici Luca Frigerio, Lorenzo Sommo e Giulio Di Matteo, nonché dei già componenti del collegio sindacale Fabrizio Brunello, Jean Paul Zanini e Laura Filetti.
Nella giornata di ieri, martedì 22 ottobre, i militari del Gruppo Aosta hanno notificato la richiesta di incidente probatorio ai sei indagati, avanzata dai pm Luca Ceccanti ed Eugenia Menichetti al Gip del Tribunale. Questo provvedimento – spiega una nota delle Fiamme Gialle – “permetterà la nomina di un perito che valuterà i bilanci della società dal 2011 al 2017”.
Oltre a fatti che hanno potenzialmente aggravato il dissesto della società nell’ultimo periodo, il fascicolo contesta nuovamente la falsità dei bilanci – già oggetto di altra indagine, sempre coordinata dall’ufficio inquirente diretto da Paolo Fortuna (quella con al centro i 140 milioni di finanziamenti erogati da piazza Deffeyes alla Casa da gioco) – “che sarebbe stata attuata anche per nascondere il reale stato di decozione dell’azienda, aggravandolo ulteriormente”.
Le indagini sul Casinò sono iniziate oltre un anno fa (una proroga era stata richiesta nello scorso luglio). Nel novembre 2018, la Procura aveva depositato in Tribunale istanza fallimentare della Casa da gioco. Tale richiesta è decaduta con l’omologazione del concordato preventivo, ma – sottolinea la Guardia di finanza – “la legge fallimentare persegue le condotte di chi ha causato il dissesto di una società sia in caso di fallimento, sia in caso di ammissione” ad una procedura concorsuale alternativa.