Centro Cinofilo Gran Paradiso: il vicepresidente dice la sua versione

05 Febbraio 2011

Gentili Giornalisti,

Vi scrivo queste righe nella speranza di poter finalmente fare la giusta chiarezza su tutta la vicenda che ci ha riguardato e soprattutto nella speranza che finalmente si possa sentire la nostra voce e la nostra versione dei fatti.

Il giorno 11.01.2011, il Tribunale di Aosta, attraverso il GIP Dr D’Abrusco Maurizio, firma il decreto di archiviazione per aver ritenuto l’infondatezza delle accuse rivolte al Centro Cinofilo Gran Paradiso di Introd, rilevando, di comune accordo con quanto richiesto dal PM Luca Ceccanti in data 05.10.2010 nella richiesta di archiviazione, che il personale veterinario intervenuto durante le visite ispettive del 25.08.2010 ha radicalmente escluso la presenza di segni di maltrattamento sui cani e che gli animali si trovavano in condizioni assolutamente normali.

Dagli organi di informazione di quei giorni abbiamo appreso che gli inquirenti, durante la conferenza stampa indetta dopo il blitz del 25.08.2010, hanno riferito:

–       che “gli animali erano chiusi dentro box in condizioni igienico-sanitarie critiche”;

–       che “gli animali erano in condizioni critiche dal punto di vista igienico-sanitario come accertato dai veterinari dell’USL”.

In realtà, i verbali USL che ci sono stati rilasciati al termine dell’ispezione dicono l’esatto contrario, cito testuali parole: “dal punto di vista igienico sanitario e nutrizionale tutti i cani si presentano in buone condizioni, le gabbie sono pulite”.

–       “in un video sono ripresi cani con piaghe da decubito”.

In realtà non vi erano cani affetti da piaghe di alcun genere. L’unico cane con problemi analoghi è Siria, una mia cagnetta affetta dalla nascita da una grave malformazione alla colonna vertebrale, che le impedisce una corretta deambulazione. Ci tengo a far sapere che su consiglio del mio veterinario di allora Siria doveva essere soppressa all’età di quattro mesi, in quanto, secondo il suo parere, sarebbe morta da lì a poco malamente. Adesso Siria ha dodici anni vissuti bene, compatibilmente con la sua patologia tanto che il nostro attuale veterinario di fiducia ha certificato, proprio in occasione di questa vicenda, che il cane sta bene e che le sono state sempre prestate le cure più adeguate per rispondere al meglio alla sua patologia.

–       E’ stato scritto, inoltre, che a Valsavarenche non c’erano cani e i box erano addirittura in costruzione: “oltre ad una abitazione a Valsavarenche che aveva solo alcuni box vuoti” 

In realtà a Valsavarenche, vi sono due box che quel giorno ospitavano due cani, uno per box, come accertato dalle guardie forestali il giorno 25.08.2010 che ci hanno fornito i tabulati di tutti i cani, compresi quelli ospitati nei suddetti box, e come constatato da una guardia del parco del Gran Paradiso che aveva effettuato una ispezione in loco due giorni prima. Comunque è stato richiesto spontaneamente da parte nostra un accertamento da parte dei veterinari dell’USL a Valsavarenche, come è possibile constatare dai verbali in nostro possesso.

 Intendiamo inoltre precisare che noi abbiamo realizzato un Centro Cinofilo (e non un “canile abusivo”) presentando tutti i documenti necessari ad ottenere dal comune di Introd le concessioni idonee, permessi e concessioni che abbiamo ottenuto in toto. Quindi anche l’ipotesi di un abuso edilizio è inesatta. Era sufficiente richiedere tutti i documenti ai diretti interessati, invece di dichiarare inesattezze. Non avremmo avuto nessun problema a fornirli.

Infine vorrei precisare che ancora una volta le notizie che ci riguardano (questa volta solo scarni trafiletti), uscite in questi giorni sui giornali non corrispondono a verità, in quanto, ad oggi, non siamo mai stati multati né per inquinamento ambientale, cosa che tra le altre stiamo contestando per vie legali attraverso il nostro Avvocato Davide Sciulli (che ci sta seguendo per quanto riguarda tutta la vicenda accaduta), né per altro (si vedano i riferimenti ad un presunto accertamento da parte della Guardia di Finanza).

Insomma, dopo tutto quello che abbiamo passato in questi mesi, dopo essere stati messi alla gogna mediatica senza esclusione di colpi, con illazioni e falsità, ci chiediamo solo una cosa: PERCHE’? Perché ci sia stato un accanimento nei nostri confronti, non ne comprendiamo il motivo, forse siamo stati troppo capaci nel nostro operato. D’altronde in soli due anni, in campo cinotecnico abbiamo dato vita a tantissime iniziative, espletate sia in Valle che in ambito nazionale. Solo nella nostra regione voglio ricordare sei spettacoli “Dogs at Work” che hanno attirato migliaia di spettatori e servizi televisivi e radiofonici, interventi con i nostri cani nelle microcomunità di Introd e di St Pierre con pomeriggi di divertimento insieme alle persone anziane ospiti delle strutture, vittorie in ambito sportivo in tutto il nord Italia coronate dall’avere l’unico dobermann in Europa nella classe III internazionale di obedience.

Per quanto riguarda le reazioni dei proprietari dei cani ospiti presenti in quel periodo nel Centro, basti sapere che cinque cani vivono tutt’ora con noi in affidamento a tempo indeterminato. Siamo quindi autorizzati, sia dai legittimi proprietari che dai veterinari dell’USL, a comportarci con loro come se fossero nostri e noi li amiamo allo stesso modo.

Per quando riguarda i proprietari degli altri, fortunatamente si sono fidati esclusivamente dallo sguardo dei loro cani, dalla volontà di rimanere al Centro con i loro amici a quattro zampe, dalle feste fatte a tutti, sia a loro che a noi. Insomma vale di piu’ lo sguardo di un cane che mille parole infamanti che si sono rivelate, poi, nei fatti non sostenibili.

Devo, inoltre, ringraziare le tantissime persone che non hanno creduto neanche ad una parola di quanto scritto e detto, e che con lettere ed e-mail alle redazioni di giornali ci hanno sempre sostenuto, dandoci la forza di reagire e la consapevolezza di aver sempre agito nel bene degli animali e nel profondo rispetto dei loro padroni.

Per quando riguarda l’informazione scritta, riteniamo offensiva la pagina de La Stampa di venerdì 27.08.2010 che ritrae dei cani in uno sterrato, con reti rotte e che dà l’impressione di un vero e proprio lager, senza precisare che si trattava di foto di repertorio, tanto che moltissima gente ci ha contattati pensando fosse la nostra struttura. Nella realtà il nostro Centro è immerso nel verde, formato da quattro terrazzamenti che formano altrettanti campi dove poter far correre e giocare i propri amici a 4 zampe, sovrastati da uno splendido cucuzzolo naturale dove è situato uno chalet con zona relax e dove spesso con gli associati passiamo momenti di serenità e spensieratezza accompagnati dai nostri amici “pelosi”. Tutte caratteristiche positive, peraltro, riportate nella seconda parte del suddetto articolo, che è risultato, quindi, completamente ambiguo e poco trasparente rispetto alla posizione tenuta nei nostri confronti.

Ora siamo tranquilli, da quel 25.08.2010 tutto è cambiato, incredibilmente in meglio: tanti associati nuovi, ogni giorno arrivano telefonate di persone che desiderano avvicinarsi al Centro Cinofilo Gran Paradiso per condividere con noi la loro passione cinofila, nuovi sponsor, tantissime iniziative nuove per quest’anno che stiamo già pubblicizzando ed in ultimo, ma non da poco, il raggiungimento di oltre 1000 fans su Facebook che ci permetterà di avere una nostra voce che, se condivisa, si moltiplicherà in modo esponenziale.

Speriamo che questa sia davvero la risoluzione di questa brutta vicenda. Tutti noi siamo cambiati, ma grazie a tutti i nostri associati che ci sono stati così vicino siamo riusciti a superare ed ad andare avanti, forse anche meglio di prima. Vogliamo solo stare con i nostri cani e continuare a vivere la nostra passione.

Vi chiediamo un’ultima cosa, ed in questo uso la presunzione di dirVi che magari un po’ ce lo dovete, di dare il giusto spazio a queste mie parole, restando a Vostra disposizione per ogni ulteriore chiarimento.

Paolo Percali
Vice Presidente  A.S.D.S. C.C.G.P.   

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