Cervino, perde il sentiero e passa la notte all’addiaccio, escursionista soccorsa
Ha trascorso la notte à la belle étoile l'escursionista italiana che ieri nel tardo pomeriggio ha allertato i soccorsi dopo aver perso il sentiero verso il bivacco Bossi sul Colle del Breuil, a 3.300 metri di quota. Il soccorso alpino valdostano è rimasto sempre in contatto telefonico con la donna e solo questa mattina ha attivato una squadra da terra per raggiungere l'escursionista. L'elicottero della Protezione civile è decollato alle 07:30 ma è dovuto rientrare a causa del maltempo, dopo aver lasciato in prossimità del colle, immerso dalla nebbia, una guida alpina del Sav che ha raggiunto la donna e l'ha accompagnata sul sentiero di rientro dove, con un mezzo fuoristrada, è stata condotta a Cervinia. Non è stato necessario l'intervento sanitario: la donna era bene equipaggiata e in buone condizioni fisiche.
"E' un altro caso di imprudenza e incoscienza" dice Adriano Favre, direttore del Soccorso alpino valdostano "La ragazza era partita da sola nel pomeriggio e si è trovata quando era già buio a perdere l'orientamento. Ha bivaccato in una pietraia. Per fortuna non faceva freddo perché altrimenti poteva lasciarci la pelle. Ha corso dei rischi incredibili, la montagna non è una scuola di vita che può avere tante prove di appello".
Il direttore del soccorso alpino valdostano parla anche degli incidenti costati la vita nei giorni scorsi a sei alpinisti. "Sicuramente sono stati provocati da una somma di fattori che vanno dall'imprudenza, dall'orario in cui si decide di affrontare l'ascesa o a errori sulla valutazione dei percorsi. I tre svizzeri morti sul Monte Rosa a causa del crollo della cornice di neve si sono fidati ad esempio di tutte le tracce che c'erano, non hanno considerato che l’alta temperatura poteva aver reso molto più fragile il manto."