Chiuse le indagini sull’ispettore forestale accusato di assenteismo
Sono chiuse le indagini preliminari a carico dell’ispettore superiore del Corpo forestale Franco Vicquéry, 57 anni, attualmente sospeso dall’esercizio del pubblico ufficio per sei mesi (era comandante della Stazione di Etroubles) e sottoposto all’obbligo di dimora a Gignod, suo comune di residenza.
Il pm Luca Ceccanti gli contesta la truffa aggravata, l’alterazione dei sistemi di rilevazione della presenza e il peculato d’uso. Attraverso osservazioni e pedinamenti, i forestali della Sezione di Polizia giudiziaria presso la Procura hanno appurato che avrebbe attestato manualmente la presenza in servizio (malgrado l’obbligo di “timbratura”), anche per i momenti in cui risultava a casa a fare pranzo, o comunque non era al lavoro.
In particolare, secondo le indagini, il forestale, nel periodo tra il novembre 2018 e l’aprile di quest’anno, sarebbe risultato falsamente in servizio per 27 giorni, pari ad almeno 41 ore e 9 minuti, che gli avrebbero consentito un ingiusto profitto (e un contemporaneo danno economico alla Regione) di 1.223 euro.
Secondo gli inquirenti, l’assenza illegittima dal posto di lavoro avrebbe incluso anche l’uso non autorizzato dell’auto di servizio, arrivando a parcheggiarla nel garage di casa e trasportandovi pure il proprio cane. Vicquéry è assistito dagli avvocati Alessio Ansermin e Federica Gilliavod.