“Codice rosso” e truffe in aumento: l’“identikit” della Valle per la Procura
In Valle si delinque di più. Aumentano infatti le notizie di reato ricevute dalla Procura di Aosta. Dalle 3.275 del 2022, si è passati alle 3.594 lo scorso anno, per un incremento percentuale dell’8.87%. Il dato è emerso oggi, lunedì 29 gennaio, per voce del sostituto procuratore Manlio D’Ambrosi, in occasione della presentazione del Bilancio di responsabilità sociale 2023 dell’ufficio, il documento che analizza e rendiconta la performance della struttura giudiziaria inquirente.
I crimini che aumentano…
Dato lo scenario di aumento globale, vi sono alcune fattispecie criminali che fanno registrare incrementi significativi. Il più visibile è quello dei reati rientranti nel cosiddetto “Codice rosso” (che raggruppa i maltrattamenti in famiglia, gli atti persecutori, le violenze sessuali e la violazione del divieto di avvicinamento alla parte offesa): con 24 episodi in più del totale 2022, la voce segna un +58%.
…e quelli che diminuiscono
Salgono anche le lesioni dolose (+18.95%) e le truffe e frodi informatiche (+ 16.53%). Per trovare delle flessioni bisogna guardare ai reati informatici nella loro totalità e ai danneggiamenti (- 6.21%). L’incremento del “Codice rosso”, ad avviso della Procura, “è dato dal clamore mediatico di alcune vicende, che ha portato la gente a denunciare di più. Inoltre, vi è maggiore consapevolezza sul tema da parte dell’opinione pubblica”.
Gli uffici in “spopolamento”
La presentazione del Bilancio di responsabilità sociale della Procura (giunto alla 7a edizione), ha poi offerto la possibilità, al pm D’Ambrosi, di ricordare la “situazione di spopolamento” in cui vive l’ufficio inquirente, attualmente retto dal Procuratore facente funzione Luca Ceccanti, incaricato dopo che lo scorso settembre Paolo Fortuna, capo dal 2017, è divenuto Procuratore generale a Bologna.
“Oggi viviamo in una situazione di carenza del 53% del personale amministrativo e vi sono funzionari applicati a giorni alterni a Ivrea, in aiuto a quella Procura”. Significa che su una pianta organica che prevede 30 dipendenti, ce ne sono 14 in servizio. Nonostante ciò, i risultati – letti attraverso gli indici che appaiono nel documento – confermano le indicazioni positive viste nelle scorse edizioni del bilancio.
Gli indici dei fascicoli
Per quanto riguarda l’indice di ricambio (cioè il rapporto tra i procedimenti iscritti e quelli esauriti), la Procura di Aosta passa dal 99.41% del 2022 al 99.30% dello scorso anno, con una variazione minimale. Maggiore, sulle due annualità, lo scostamento dell’indice di smaltimento (cioè la capacità di evadere l’arretrato, cioè non solo i fascicoli in arrivo, ma anche quelli rimasti pendenti): dal 95.19% al 93.61%.
Numeri che, sottolinea il sostituto D’Ambrosi, “pongono l’ufficio di Aosta ai vertici nel panorama nazionale come capacità di ricambio e smaltimento”. A ciò si affianca che, stando al bilancio, un procedimento, ad Aosta, viene chiuso in media, con la richiesta di archiviazione o con l’esercizio dell’azione penale, “nel giro di 43 giorni”. Un valore, ha detto il magistrato, “di rilievo se si guarda al proscenio nazionale, che si caratterizza per tempi diversi”.
Gli esiti dell’azione penale
Ragionando sugli esiti dell’azione penale (cioè dei giudizi richiesti dalla Procura al termine delle indagini), le sentenze di condanna sono state nel 2023 il 17.31% dei processi celebrati (90), quasi quante quelle di assoluzione, il 18.08% (94). In Procura tengono però a ricordare che la tesi inquirente non è smentita anche in altre casistiche di risultato, come quelle di remissione querela e oblazione (13.46%), di richiesta di “messa alla prova” (15.38%) o di “patteggiamento” (20.58%).
Le spese di funzionamento
Quanto alle spese di funzionamento dell’ufficio di Procura, altro capitolo del bilancio, diminuiscono drasticamente, sul 2022, quelle per intercettazioni telefoniche ed ambientali (da 532.202 euro a 293.555), mentre aumentano quelle per gli ausiliari del magistrato, come consulenti, periti, traduttori e interpreti (da 62.491,28 a 122.414,06 euro). Immutata la voce dei Vice Procuratori Onorari, 109.989,07 euro nel 2023 (erano 109.725,38 euro l’anno precedente).
Gli obiettivi 2024
Dati per “pienamente raggiunti” gli obiettivi fissati per il 2023, guardando all’anno appena iniziato la Procura si prefigge non solo di mantenere gli standard raggiunti, ma di dare corso ad ulteriori implementazioni tecnologiche della struttura (ad oggi è telematica l’archiviazione dei procedimenti, ma occorre passare anche alle altre fasi), ad incrementare ancora la sicurezza del palazzo di giustizia, ad aggiornare i protocolli di collaborazione con il Tribunale e a garantire efficacia ed efficienza nelle attività amministrative e giurisdizionali.