Cogne Acciai Speciali, il Consiglio di Stato ribalta la sentenza sull’autorizzazione integrata ambientale
Il rispetto dei valori-limite relativi agli scarichi di reflui industriali deve essere valutato solo nel punto di campionamento situato a valle dell’installazione, prima dell’emissione nell’ambiente. “Eventuali punti di misurazione intermedi possono servire esclusivamente ad un migliore controllo tecnico dell’impianto, ma non possono essere utilizzati per verificare il rispetto dei valori-limite di legge”.
E quanto stabilisce la sentenza del Consiglio di Stato del 21 gennaio scorso che ha accolto il ricorso proposto dalla Cogne Acciai speciali assistita dallo Studio Merani Vivani & Associati, per ottenere l’annullamento dell’autorizzazione integrata ambientale, rinnovata dalla Regione il 18 dicembre 2012, nella parte in cui prevedeva che i punti di campionamento in uscita da due scarichi parziali (neutralizzazione acidi e chiarificatore lamellare) garantissero il rispetto della normativa, equiparandoli di fatto allo scarico finale. Ribaltata, quindi, la sentenza di primo grado del Tar della Valle d’Aosta del 18 settembre 2013.
I punti di campionamento ulteriori in uscita, previsti dall’Autorizzazione unica ambientale, rimangono ma solo come “controllo tecnico sul funzionamento dell’impianto“, non a “fini fiscali” ovvero ai “fini dell’applicazione delle sanzioni previste in caso di superamento”.