Colata della Val Ferret, dai figli delle vittime causa civile al Comune

17 Dicembre 2021

Archiviate come “evento non prevedibile” sul fronte penale, le circostanze della morte dei coniugi Vincenzo Mattioli e Barbara Gulizia (71 e 69 anni di Milano), deceduti il 6 agosto 2018 in Val Ferret, quando la vettura su cui viaggiavano era stata investita dalla colata detritica originata dai torrenti Margueraz e Pont, diverranno materia di una causa civile. A citare il Comune Courmayeur dinanzi al Tribunale di Aosta, ritenendolo corresponsabile della tragedia, sono stati, negli scorsi giorni, i figli della coppia, Simone ed Emanuela Mattioli.

La prima udienza è stata fissata per il 5 aprile dell’anno prossimo, dinanzi al giudice Paolo De Paola. “Lo facciamo innanzitutto per sensibilizzare sulla pericolosità di quell’area a cui i miei genitori erano molto legati, – spiega Simone Mattioli – affinché vengano prese ulteriori misure di protezione rispetto a quelle che poi il Comune ha preso dopo la tragedia. Oggi, è vero, quel parcheggio è stato chiuso, sono dovuti morire i miei genitori per prendere questo provvedimento di buon senso, ma la strada passa ancora lì, accanto a un torrente che non ha protezioni adeguate e che scaricherà ancora”.

“Non possiamo pensare che altri, e qui parliamo di famiglie e bambini, – aggiunge Mattioli – possano andare incontro alla stessa tragica sorte dei nostri genitori”. Se il procedimento penale aperto all’indomani della tragedia (in cui risultava indagato il Sindaco all’epoca dei fatti) è stato oggetto di archiviazione, con la nuova iniziativa “ci aspettiamo il riconoscimento di una responsabilità quanto meno civile in capo al Comune, che aveva ed ha la gestione di quei luoghi e di quel parcheggio e che non ha garantito l’incolumità delle persone”. Ad assistere Simone ed Emanuela Mattioli sono i legali di Studio3A.

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