Dall’autopsia su Bétemps solo una indicazione sui tempi della morte
I primi risultati dell’autopsia svolta venerdì pomeriggio sul corpo di Pino Bétemps, il 72enne trovato martedì scorso senza vita nella sua abitazione di Sorreley, una risposta l’hanno fornita, ma non è quella più attesa, giacché non permette di dirimere se l’uomo si sia tolto la vita, o se sia stato ucciso. Riguarda il momento della sua morte: quando il suo corpo è stato rinvenuto a terra nella cantina della villetta di Saint-Christophe, con una corda al collo, il decesso era avvenuto da almeno quattro giorni. Sulle cause del decesso, nessun indicazione utile.
Dal lavoro dei consulenti medico-legali della Procura, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo (ipotesi legata, tuttavia, alla necessità di compiere gli approfondimenti), non sono emersi segni di trascinamento del cadavere, né lividi conseguenti a botte, o percosse. Sono state individuate, sulla salma, delle ferite, riconducibili tuttavia all’urto sulle numerose bottiglie di vetro presenti in cantina. Un “tappeto” che, assieme ad altri rifiuti e masserizie, costella pressoché interamente l’abitazione (e i suoi dintorni), dando forma al degrado in cui Pino Bétemps viveva con il fratello Franco, gravemente disabile.
Per la Procura diviene rilevante il prosieguo degli accertamenti medico-legali ed anche per questi approfondimenti non è ancora stato dato il nulla osta alle esequie. La relazione complessiva sull’esame è attesa tra 60 giorni. Nel frattempo, la Squadra Mobile della Questura continua l’attività sul fronte investigativo, cercando di ricostruire le ultime giornate in vita dell’uomo. Tutti in paese descrivono Bétemps come uomo solitario, dedito all’agricoltura e al garage-officina in cui passava il tempo da quando si era pensionato dai rari e sporadici contatti. Alcune testimonianze sono già state acquisite, gli agenti valutano anche le immagini della videosorveglianza.