Diffamazione nel libro sulla morte di Gex, condannato Melotti
Si è chiuso con la condanna a nove mesi di carcere (pena sospesa), il processo al Tribunale di Milano nei confronti dell’autore Igino Melotti. Secondo il giudice, il 79enne residente a Morgex ha offeso la reputazione del già procuratore capo di Mondovì Maurizio Picozzi e del politico valdostano di lungo corso Bruno Milanesio e lo ha ritenuto colpevole di diffamazione. Alla base del procedimento vi erano alcune frasi contenute nel libro “Corrado Gex fu ucciso”, firmato da Melotti e pubblicato nel 2016.
Un volume che rilancia una tesi mai abbandonata dall’autore: quello in cui morì il deputato di Arvier, ai comandi del “Pilatus Porter” schiantatosi sulla collina di Castelnuovo di Ceva il 25 aprile 1966, non sarebbe stato un incidente, come concluso dalla Commissione d’inchiesta dell’epoca, bensì un attentato ordito dai Servizi segreti. Nel disporre la citazione diretta a giudizio dell’imputato, il pm Laura Pedio aveva definito i ruoli chiave nel presunto complotto ai danni del parlamentare, attribuiti da Melotti a Picozzi e Milanesio, come “affermazioni false, tendenziose e prive di riscontri”.
Nel sentenziare, il Tribunale ha disposto la confisca e la distruzione delle copie in commercio del libro. Inoltre, è stato stabilito un risarcimento di 20mila euro nei confronti di Picozzi, a capo della Procura di Mondovì dal 2009 al 2013, e di 30mila euro a favore di Milanesio, che all’epoca dei fatti era vice-sindaco di Aosta (e nella sua carriera è anche approdato agli scranni del Consiglio Valle, anche in veste di Assessore) ed aveva querelato Melotti all’indomani dell’uscita del libro.