È morto Francesco Corni, il grande disegnatore di Aosta romana

21 Gennaio 2020

La sua eredità è forte e rimane salda nell’immaginario collettivo valdostano.

Malato da tempo, la Valle d’Aosta ha perso nella notte Francesco Corni, il grande disegnatore che con le sue tavole a china – molte delle quali hanno campeggiato in tante aule scolastiche della Regione – ha letteralmente “ricostruito” Aosta romana, tratteggiando anche le linee dei castelli, delle chiese e delle case rurali del patrimonio culturale e archeologico valdostano.

Nato a Modena il 14 settembre 1952, nel ’75 ha cominciato la sua formazione come disegnatore e rilevatore archeologico per la Sovrintendenza ai Beni Culturali della Valle d’Aosta, e proprio dallo stesso anno si dedica alla documentazione dei beni culturali e ambientali prima come rilevatore nei cantieri archeologici, poi come autore di libri illustrati come “Aosta, la città romana“, vincitore del premio letterario “René Willien” nel 1990.

Un legame indissolubile con la Valle che l’ha portato, ad Aosta, a partecipare al rilievo degli strati, delle strutture e degli oggetti dei cantieri della Basilica Funeraria di San Lorenzo, delle Terme, della villa suburbana della Consolata e di piazza Chanoux.

A piangerlo è anche Champorcher, paese in cui dove passava gran parte del suo tempo.

Autore di molteplici pubblicazioni, Corni, con il suo tratto pulito e realistico, ha illustrato volumi come “Il castello di Fenis”, “I mulini d’Italia”, “Gotico in Europa”, fino a spostarsi verso “Lebek, una città sul mare nel Nord Europa” e superare il Mediterraneo con “Umm El Madayan, una città araba del Nord Africa”.

Il rosario per Corni si terrà domani, mercoledì 22 gennaio, alle 18.45, ed il funerale, invece, giovedì 23 alle 15. Entrambe le cerimonie si terranno alla Chiesa di Strambino.

Augusta Praetoria nei disegni di F.Corni
Exit mobile version