“École du village”, sei incontri per dibattere del futuro della Valle d’Aosta
“École du village – Insieme per un’autonomia partecipata”. E’ il nome dato dall’associazione “Autonomie Biens Communs Vallée d’Aoste” ad un ciclo di incontri formativi gratuiti, che prenderà il via il prossimo 11 aprile, per concludersi in giugno. Sei serate promosse dopo aver “registrato una crescente richiesta di informazione e dibattito sui temi fondamentali che riguardano l’attualità e il futuro della comunità valdostana”, come spiega la presidente Sylvie Chaussod.
“Con la quasi totale scomparsa della stampa periodica politica e con la sempre minore capacità dei partiti e dei movimenti politici regionali di essere luoghi aperti di dibattito e di formazione, – aggiunge – ci sembra necessario promuovere un sistema di formazione continua che permetta a tutti un aggiornamento e un approfondimento sui temi di attualità. La crescente diffusione delle comunicazioni attraverso i social network appare spesso più orientata ad azioni di propaganda che a scopi di discussione e di vero ed aperto confronto”.
Ognuno degli appuntamenti avrà inizio alle 17.30 e durata di 90 minuti. L’11 aprile, sul tema “La crisi delle istituzioni valdostane”, il relatore sarà Roberto Louvin. Il 18 aprile su “A Che cosa serve una zona franca” interverrà Nicole Zemoz. Elena Pittana curerà poi la serata del 2 maggio, sul tema “Il bosco tra ambiente, economia e loisirs”. Mauro Bassignana inteverrà il 23 maggio su “Avremo ancora chiare fresche e dolci acque?”. Il 6 giugno, a parlare di “Connessi o isolati? La questione dei nostri trafori” sarà Paolo Di Nicuolo. Il ciclo si chiuderà il 20 giugno, con Patrik Vesan a trattare “Economia sociale e terzo settore in Valle d’Aosta”.
L’11 aprile si partirà appunto con la crisi delle istituzioni. “Di fronte all’allargarsi di fenomeni come la disaffezione del corpo elettorale, l’incomprensione e il disorientamento pubblico rispetto alle strategie di governo, i ritardi amministrativi e i cambiamenti parossistici di appartenenza alle formazioni politiche e ai gruppi consiliari – si legge nella presentazione della serata – occorre uscire dal semplice richiamo a formule semplicistiche”.
“L’incontro – continua la nota – si propone di dare una risposta tecnica a queste domande: – Quali sono le cause sociali, politiche e normative del profondo ‘disagio istituzionale’ dell’autonomia valdostana di oggi? – Come hanno reagito di fronte a fenomeni analoghi le altre autonomie regionali italiane, il livello degli enti locali e altri regimi politici? – Perché i correttivi finora introdotti – come i premi di maggioranza nelle elezioni e la procedura di sfiducia costruttiva – non hanno sortito gli effetti sperati? – In quale rapporto stanno veramente gli istituti di democrazia diretta, che hanno recentemente a loro volta evidenziato carenze nel loro funzionamento, con la possibile stabilizzazione dell’esecutivo regionale?”.
A sviluppare il tema sarà Roberto Louvin, professore associato di diritto pubblico comparato all’Università di Trieste e avvocato, nonché autore di numerosi studi e pubblicazioni sulla Valle d’Aosta e sulle sue istituzioni, fra cui “Valle d’Aosta, genesi, attualità e prospettive di un ordinamento autonomo” (1997), e co-curatore del volume “Lineamenti di diritto costituzionale della Regione Valle d’Aosta” (2020). È stato presidente della Regione e del Consiglio regionale e della Commissione paritetica Stato-Regione.
Gli appuntamenti potranno essere seguiti in presenza al Csv di Aosta, sino al raggiungimento della capienza di 60 posti, oppure telematicamente sulla piattaforma Zoom, sino a un massimo di 100 posti. E’ obbligatorio iscriversi, adempimento cui si può procedere compilando un modulo scaricabile dal sito dell’associazione.