Escursionista non rientra e scatta l’allarme: era in bivacco con gli amici
Prima di affrontare un’escursione in montagna, d’estate come in inverno, è sempre caldamente consigliato di fornire a familiari o amici le informazioni corrette rispetto alla propria meta, spostamenti e probabile orario del rientro, indispensabili ai fini della sicurezza.
Informazioni che un giovane escursionista non deve aver fornito, ieri, quando con altri compagni è uscito in escursione con le ciaspole. Non avendo più notizie di lui e dei suoi compagni, anche a causa dei tentativi di contatto telefonico che risultavano impossibili, è scattato l’allarme in seguito ad una segnalazione di mancato rientro, nella zona di Torgnon.
Sono quindi partite le ricerche, coordinate dalla Centrale Unica del Soccorso VdA e condotte dal Soccorso Alpino Valdostano, Sagf di Cervinia, Corpo Forestale della VdA e Carabinieri, allertando anche i Vigili del Fuoco.
È stato effettuato un sorvolo con l’elicottero del Soccorso Alpino e successivamente, grazie ad una elaborazione dei dati e delle informazioni a disposizione, si è proceduto con l’elicottero della Guardia di Finanza, dotato di apparecchiature in grado di “agganciare” il telefono cellulare, che ha rilevato un punto GPS nella zona di Clavalité.
Il giovane e i suoi compagni, ignari della ricerca in corso, sono stati individuati nel bivacco Borroz. All’origine dell’allarme e della conseguente azione di ricerca un probabile malinteso sulla destinazione e sugli orari di rientro. Nell’ottica delle corrette modalità per affrontare un’escursione in montagna si consiglia sempre di fornire ai propri familiari le informazioni indispensabili ai fini della sicurezza.