Faceva parte della banda che spillò soldi online ad uno sceicco, arrestato in Valle 28enne

06 Agosto 2018

Doveva scontare una pena, ma lui la pensava diversamente. Dai controlli eseguiti mentre stava rientrando in Italia dalla Svizzera, attraverso il tunnel del Gran San Bernardo, però, è emerso il provvedimento a suo carico e Abdoullah Diabate, 28 anni, cittadino italiano di origini ivoriane, è stato arrestato dagli uomini della Polizia di Frontiera nella mattinata di sabato scorso, 4 agosto.

Dalle verifiche è emerso che l’uomo era stato condannato dal Tribunale di Pisa a 3 anni 6 mesi e 27 giorni di reclusione, perché – come si legge in una nota della Questura – “appartenente ad un’associazione per delinquere che, con sofisticate operazioni di hackeraggio informatico, si era specializzata nella clonazione di carte di credito”.

L’“Operazione Mastercard”, condotta dai Carabinieri del Nucleo investigativo di Pisa nel marzo 2012, aveva posto fine all’attività di una banda il cui “cervello” era stato individuato, nella cittadina toscana, in uno studente universitario fuori corso di ingegneria informatica. Con le carte clonate (i codici venivano carpiti tramite il “phishing”, attuato attraverso e-mail “esca”) venivano acquistati apparecchi hi-tech poi rivenduti, sovente sulla piazza di Milano.

Il canale di reimpiego dei fondi ottenuti sfociava, avevano ricostruito gli inquirenti, anche nell’immobiliare, con la costruzione di ville in Costa d’Avorio, con tanto di piscine e sale giochi. La capacità tecnologica dell’organizzazione era stata valutata quale elevata: in un caso, erano riusciti ad intercettare anche codici dei circuiti creditizi dell’Arabia Saudita, arrivando a spillare ad uno Sceicco 100mila euro in poche ore.

Diabate, che all’epoca dei fatti risultava residente in provincia di Brescia, è stato portato al carcere di Brissogne per espiare la pena.

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