Falsi geometri arrestati per la truffa ad un’anziana, lui era stato condannato a gennaio

16 Maggio 2017

Nell’attesa che vengano sentiti dal Giudice per le indagini preliminari, nell’ambito degli interrogatori di garanzia, si delineano i tratti della vicenda che ha condotto all’arresto di una coppia di residenti in Valle, con l’accusa di truffa aggravata in concorso ai danni di un’anziana di Aosta.

In manette sono finiti Salvatore Filice, 50enne di Petilla Policastro (Reggio Calabria), e la consorte Adelina Nuhu, 35 anni, di origini albanesi. Entrambi, da venerdì scorso, 12 maggio, si trovano ai “domiciliari”: l’ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita dagli uomini del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Aosta dei Carabinieri.

Individuata un’anziana donna “alcolista e affetta da patologie psichiatriche” (come spiegato dai militari stessi in una nota), ma della quale avevano appurato la disponibilità di proprietà immobiliari, la avevano avvicinata, spacciandosi per una coppia di geometri.

Il contatto era avvenuto dapprima telefonicamente, poi si erano presentati a lei. Utilizzando documentazione fittizia riguardante una precedente attività di Filice nel campo edile, l’avevano convinta – secondo i Carabinieri, ricorrendo “artifizi e raggiri” – di poter procedere alla ristrutturazione degli immobili, che poi sarebbero stati anche in grado di collocare sul mercato. All’anziana, cui erano state mostrate in particolare vecchie fatture, sostenendo che fossero prove della disponibilità del materiale necessario, era quindi stato paventato che i proventi della vendita, dedotto l’importo dei lavori, le sarebbero stati consegnati.

Unica condizione posta dalla sedicente coppia di geometri, un investimento iniziale, da consegnare loro per poter avviare l’affare. La donna lo ha fatto, effettuando un primo bonifico da 15mila euro all’ordine dei due, ai quali ha rilasciato anche una Procura speciale sugli appartamenti posseduti. Poco tempo dopo, un secondo ordine di trasferimento fondi, dell’importo di 50mila euro, ha fatto scattare la segnalazione dell’istituto bancario, visto il tentativo di “prelievo di somma ingente”. Da lì, l’interessamento dei Carabinieri, le indagini, il sequestro del conto corrente dell’anziana e gli arresti.

Filice, peraltro, non è un nome nuovo alle cronache valdostane. Lo scorso gennaio, al Tribunale di Aosta, era stato condannato ad un anno e 4 mesi di reclusione (pena sospesa), al termine dell’ultima udienza scaturita dall’operazione “Declino”. In quel caso, le indagini erano state condotte dai Carabinieri di Saint-Vincent tra marzo e giugno 2013, relativamente alla "lotta" tra due gruppi (uno di italiani, l’altro capeggiato da due fratelli albanesi) per accaparrarsi il night "Petra club" in media valle. Felice e la consorte Nuhu sono assistiti dall’avvocato Maria Vittori di Milano.

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