Favi smaltiti illecitamente, nessun patogeno infettivo rilevato

17 Giugno 2021

Nessun agente patogeno. Dopo lo smaltimento irregolare di favi e altro materiale apistico alla discarica di Brissogne avvenuto a inizio giugno, la sede valdostana dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta ha ricevuto alcuni campioni per verificare la presenza di agenti patogeni contagiosi.

Le indagini analitiche sono state condotte su favi, miele, telai, api e su altri residui del materiale abbandonato.

Su tutti i campioni analizzati non sono stati rilevati patogeni infettivi – scrivono dall’Istituto –. Sono quindi da escludere problemi di carattere sanitario.

L’Istituto di ricerca ricorda come l’abbandono di arnie, favi e altro materiale apistico è un comportamento sconsiderato, che può diventare possibile fonte di contagio, può provocare la diffusione di infezioni, che creerebbero seri problemi di natura sanitaria all’apicoltura.

invasione api Brissogne

L’antefatto

È stato quindi uno smaltimento illecito di favi, provenienti da alveari ammalati, all’origine dell’invasione di api alla discarica di Brissogne dei primi di giugno. Le api, provenienti dagli apiari dei Comuni circostanti, sono state attratte dal miele contenuto nei favi.

Sul posto erano prontamente intervenuti il tecnico dell’Assessorato Agricoltura e Risorse naturali, il veterinario del Dipartimento di Prevenzione, Struttura complessa di Igiene Allevamenti dell’Usl ed il personale dei Vigili del fuoco, che, di comune accordo, non potendo incenerire i favi abbandonati, hanno provveduto a bonificare l’area facendoli interrare in discarica.

Alcuni campioni di favi erano stati quindi inviati all’analisi dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per una valutazione dell’eventuale contagiosità.

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