Fondi Ue, alla Monte Cervino chiesti indietro 140mila per i 2 chalet informativi

15 Aprile 2017

Dopo la Grand Combin la Regione Lombardia arriva a bussare alla porta dell'Unité Mont Cervin chiedendo all'ente la restituzione di 140mila euro circa di fondi europei. 

La querelle approdata ora al Tribunale ordinario di Milano riguarda il Programma Interreg Italia-Svizzera 2007/2013 e in particolare il progetto Trekking autour du Cervin – Valorisation integrée touristique transfrontalière che prevedeva la realizzazione di due punti informazioni, uno nel comune di Antey e l’altro a Saint-Vincent.

Chalet realizzati ma che i controllori, inviati nel luglio 2015, per verificare la regolarità delle spese trovarono chiusi al pubblico e privi dell’opportuna segnaletica. Da qui la richiesta di restituzione del 100% dei fondi erogati per le due opere. “Erano i mesi poco dopo le elezioni comunali” ricorda il Presidente della Mont Cervin, Erik Lavevaz. “Le amministrazioni erano da poco cambiate”. Le due strutture sono ora state completate ma vengono aperte “sporadicamente per la difficoltà di reperire risorse” prosegue Lavevaz “Tempo fa Antey aveva fatto una convenzione con l’Ivat mentre so che Saint-Vincent quest’anno ha legato la struttura al comprensorio del Col di Joux. “Mi sembra eccessivo chiederci indietro il 100% dei fondi, siamo convinti di non aver torto e fiduciosi che possa finire bene”.

L’udienza al tribunale di Milano sul ricorso promosso dall'Unité è in programma il prossimo 20 giugno. La Giunta regionale ha disposto ieri di costituirsi in giudizio.

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