Frana di Quincinetto, da Roma il “no” allo stato di emergenza
La frana di Quincinetto, in località Chiappetti, che tanti problemi – e chiusure – sta creando quest’estate sull’autostrada A5 non ha i presupposti per ottenere lo “stato di emergenza”.
Oggi, martedì 3 settembre, la questione è approdata all’interno dei palazzi di Roma nei quali il Presidente della Regione Antonio Fosson e l’Assessore ai Trasporti Luigi Bertschy, accompagnati dal Coordinatore regionale della Protezione civile Pio Porretta, hanno incontrato il Capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Angelo Borrelli per definire un percorso operativo per la messa in sicurezza del fenomeno franoso alle porte della Valle.
Incontro al quale hanno partecipato anche il Sindaco di Quincinetto Angelo Canale Clapetto, l’Assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi, i rappresentanti del Ministero dell’Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, i funzionari della Protezione civile della Regione Piemonte, la Città metropolitana di Torino, la Società Autostrade Valdostane, ATIVA, e il Centro di Competenza dell’Università di Firenze.
Un “no” che comunque non ha scoraggiato i rappresentanti valdostani che, si legge in una nota “hanno sollecitato l’intervento alla Protezione civile nazionale per attivare con la massima solerzia gli interventi necessari per la messa in sicurezza della frana”.
“È stata una riunione utile e costruttiva – hanno commentato Fosson e Bertschy – È stato finalmente costituito un tavolo di lavoro in capo alla Protezione civile nazionale che coordinerà le azioni per la messa in sicurezza della frana di Quincinetto”.
Nel corso della riunione – si legge in un comunicato regionale – è stata richiesta e ottenuta la riduzione dei tempi di realizzazione dello studio di fattibilità relativo alla definizione delle modalità di intervento sui blocchi instabili situati nell’accumulo della frana che il Comune di Quincinetto ha affidato lo scorso giovedì e entro 30/40 giorni il tavolo di lavoro potrà esaminare la soluzione individuata per rendere operativi gli interventi”.
“Infine – hanno spiegato ancora il Presidente e l’Assessore valdostani – con la Regione Piemonte e la Città Metropolitana verificheremo al più presto la possibilità di realizzazione di una viabilità alternativa e utile a migliorare le procedure operative di allertamento, preallarme e allarme fino ad ora elaborate. Siamo dunque soddisfatti dell’attenzione che il Capo della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli ha riservato ad un dossier molto caro per la Valle d’Aosta”.