Furti in casa spacciandosi per tecnici del gas: due arresti della Polizia
Due uomini residenti nel bresciano, il 22enne Emiliano Marvataj e il 24enne Koledio Melaca, entrambi di origini albanesi, sono agli arresti domiciliari da ieri, martedì 8 maggio. A seguito delle indagini della Squadra mobile della Questura, sono ritenuti gli autori di due furti in abitazione, avvenuti nell’autunno 2017 ad Aosta e a Morgex. Come denunciato dalle vittime dei reati, un ultra-ottantenne ed una donna oltre i settant’anni, i due si erano introdotti nelle abitazioni spacciandosi per tecnici del gas.
“Il fenomeno – ha spiegato in una conferenza stampa tenutasi stamane in corso Battaglione il Commissario capo Melania Caruso – ha modalità particolarmente odiose, perché questi soggetti riescono ad entrare in casa carpendo la fiducia delle persone”. Gli uomini della terza sezione sono partiti dalle denunce presentate dagli anziani (comunque lucidi nel fornire descrizioni particolarmente attendibili), cui è seguito il monitoraggio delle ditte di quel settore non presenti in Valle, che avevano chiesto l’autorizzazione ad operare nella regione.
I riscontri investigativi ottenuti – corroborati da quelli in possesso dei Carabinieri della stazione di Mondovì (nel cuneese), dove gli investigatori diretti dal commissario capo Eleonora Cognigni sono certi che i due arrestati si siano resi responsabili di (almeno) un altro episodio del genere – hanno condotto all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Aosta ed eseguita ieri. L’accusa nei loro confronti è di furto aggravato, in concorso.
A Marvataj e Melaca vengono contestate anche le aggravanti di aver approfittato della minorata difesa di persone di età avanzata e di essersi finti incaricati di pubblico servizio. Nei furti in Valle, come spiegato dall’ispettore superiore Gino Tosetti e dal sovrintendente Sergio Cosentino, dopo essersi introdotti nelle abitazioni (dicendo di voler vendere un 'gas-detector', o proponendosi di rilevare eventuali perdite), “uno fingeva di fare delle misurazioni e cominciava a girare per le stanze della casa. Hanno razziato tutto ciò che hanno trovato: libretti postali, gioielli, carte di credito”.
Al vaglio degli inquirenti vi sono poi altre denunce presentate nel tempo per episodi simili, per capire se siano riconducibili ai due arrestati, presenti regolarmente in Italia e con precedenti specifici per reati predatori e truffe. Al riguardo, in Questura esortano a denunciare sempre. Il messaggio per chi ha subito episodi di questo tipo, o ne è a conoscenza, “è di non vergognarsi, di presentarsi e sporgere denuncia. Senza le denunce, arrivate nella fattispecie ai Carabinieri di Morgex e negli uffici di corso Battaglione, non avremmo mai potuto ricostruire quanto hanno fatto queste persone”.