Furto in una lavanderia self-service: arrestato aostano
Una lavanderia self-service, aperta da poco, nel centro storico di Aosta. Deve essergli sembrata un “colpo” facile. Così, nella notte tra giovedì 25 e venerdì 26 aprile, ha fatto saltare il lucchetto che teneva chiusa la porta e scardinato gli attacchi. Quindi, una volta dentro, ha arraffato tutto ciò che è riuscito a trovare. Un bottino magro, per la verità, non più di una trentina di euro. Il prosieguo, per il 52enne aostano protagonista del gesto, si è rivelato anche peggiore: è stato sorpreso all’interno dell’attività ed è finito in Questura, arrestato in flagranza di reato dagli uomini della Squadra Volante.
L’uomo è stato condotto nella mattinata di oggi, sabato 27, in Tribunale, per essere giudicato con rito direttissimo. Dinanzi al giudice Paolo De Paola ha patteggiato 4 mesi di reclusione per furto aggravato dall’effrazione attuata. Il magistrato ha anche applicato all’aostano la misura cautelare degli arresti domiciliari. L’accusa era rappresentata dal pm Luca Ceccanti, mentre l’imputato era difeso dall’avvocato Andrea Urbica, in sostituzione del difensore di fiducia, il collega Davide Meloni.
Il 52enne è tutt’altro che sconosciuto alle cronache: ha a suo carico diversi precedenti, sempre per reati predatori. Tra i più noti vi è, nel secondo giorno della fiera di Sant’Orso 2018, il furto di dieci monete bizantine al Museo Archeologico Regionale, non lontano dalla lavanderia presa di mira la notte scorsa. In quel processo, finito con una condanna ad un anno e quattro mesi, il suo difensore aveva messo l’accento su uno stato di ludopatia “certificato dal perito”, a seguito di una consulenza tecnica d’ufficio affidata ad uno psichiatra, di cui l’imputato soffrirebbe “almeno dal 2010, secondo il Sert”.