“Gecoval”: il Tribunale di Reggio Emilia dispone la misura di prevenzione patrimoniale

30 Ottobre 2015

Per il “Consorzio stabile Gecoval scrl” di Saint-Vincent, dopo il sequestro preventivo del 49.9% delle quote, richiesto dal gip di Bologna nello scorso agosto, è scattata oggi la misura di prevenzione patrimoniale, con sequestro, disposta dal Tribunale di Reggio Emilia.

Il provvedimento, richiesto della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna, è stato eseguito stamattina dai Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale e del comando territoriale della Valle d’Aosta, nell’ambito di una serie di sequestri di beni attuati anche nelle province di Reggio Emilia, Parma, Crotone e Verona, per un valore complessivo di trenta milioni di euro.

La misura di prevenzione di oggi – che ha interessato in tutto 12 aziende, 71 immobili, 22 autoveicoli e diversi rapporti bancari e finanziari – integra sequestri già disposti a carico dei fratelli Palmo e Giuseppe Vertinelli, attualmente in carcere. I due, imprenditori modenesi di origine calabrese, sono imputati, assieme ad altre 240 persone, nel processo cominciato ieri con l’udienza preliminare, scaturito dall’inchiesta “Aemilia”. I reati contestati riguardano l’associazione mafiosa, il riciclaggio e l’intestazione fittizia di beni.

Palmo e Giuseppe Vertinelli vengono ritenuti dagli inquirenti la “propaggine imprenditoriale” di un’organizzazione criminale legata alla ‘ndrangheta. Le indagini avrebbero messo in luce la funzionalità dei due imprenditori rispetto al boss Nicolino Grande Aracri, al vertice di una cosca decisa all’infiltrazione dell’economia emiliana, calabrese, veneta e con una ramificazione nella nostra regione.

Secondo la Dda di Bologna, le quote del consorzio di Saint-Vincent oggetto del provvedimento odierno sarebbero riconducibili ai due fratelli, ritenuti diretti gestori della società di trasporti “Opera srl”, con sede a Crotone, detentrice a sua volta del 37,92% di “Gecoval”. Il restante 11,98% era proprietà di un prestanome, cognato di Palmo, a cui quindi può quindi essere riferita la gestione del “Consorzio Gecoval”.

La “Gecoval scrl”, lo scorso giugno, era stata la prima azienda con sede in Valle d’Aosta ad essere raggiunta da una misura interdittiva antimafia, emanata dal Questore Maurizio Celia. Rispetto a quella misura, l’impresa edile aveva richiesto la sospensiva al Tar, vedendosi respingere l’istanza nell’udienza del 13 ottobre. Il ricorso contro il provvedimento deve essere ancora discusso.

 

Exit mobile version