II 112 nel mirino del Conapo, esposto in Procura dopo la morte di un pensionato
Sbarcano anche in Valle d'Aosta le polemiche intorno al 112, il numero unico delle emergenze. Il Conapo, il sindacato dei pompieri, ha presentato ieri un esposto alla Procura della Repubblica sulla vicenda della morte, sabato scorso, di un 70enne di Sedriano (Milano), sentitosi male mentre passeggiava con il nipotino 12enne sui sentieri di Introd, in una zona senza copertura della rete telefonica.
Il sindacato Conapo chiede di far luce sui tempi di allertamento dei vigili del fuoco quando la richiesta di soccorso è pervenuta al numero unico di soccorso 112.
“Il 112 ha attivato il servizio 118, ma dai dati in nostro possesso – espone il sindacato alla procura – quest’ultimo ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco circa un'ora dopo, un lasso di tempo esagerato considerata l’urgenza dovuta al malore della persona, alla mancanza di precisa localizzazione, alla poca copertura della rete telefonica e al coinvolgimento di un minore smarrito”.
Una situazione di emergenza “grave ed urgente” che per il Conapo necessitava invece di un intervento interforze immediato ”perché nei soccorsi alle persone sono preziosi anche i secondi e qui non si trattava di solo soccorso sanitario ma anche di soccorso tecnico. Tanto è vero che le due persone, di cui purtroppo uno senza vita, furono ritrovate proprio dai vigili del fuoco una volta intervenuti, ma quasi 2 ore dopo la richiesta di soccorso”.
L’esposto, spiega Simone Oliveri, segretario Conapo per la Valle d’Aosta, “ha lo scopo di evitare per il futuro ulteriori episodi di ritardi e mancati allertamenti dei Vigili del Fuoco della Valle d’Aosta e di migliorare quindi i tempi complessivi di risposta dell’apparato di sicurezza e soccorso ai cittadini dal quale i pompieri non devono mai essere estromessi”. Secondo il sindacalista dei pompieri “non è la prima volta che i vigili del fuoco, che sono un corpo di ‘pubblico soccorso’, vengono avvisati in ritardo proprio nelle richieste di ‘soccorso".
Il Conapo auspica infine l’intervento “del presidente della regione Pierluigi Marquis, nella sua qualità di prefetto, per evitare il ripetersi di tali accadimenti”.