Il 2017 dei Vigili del fuoco valdostani: più danni da acqua e dissesto, incendi come in passato
Pompieri della Valle d’Aosta in festa per la loro patrona, Santa Barbara. Le celebrazioni, già iniziate nel fine settimana in vari comuni della Valle da alcuni gruppi di volontari, hanno avuto il loro culmine nella mattinata di oggi, lunedì 4 dicembre, alla caserma “Erik Mortara” di corso Ivrea. Per l’occasione, oltre alla tradizionale esposizione di mezzi ed equipaggiamenti, alla deposizione di una corona in onore di tutti i Vigili del fuoco scomparsi nell’adempimento del loro dovere, al saggio dimostrativo e alla messa celebrata da don Aldo Armellin, sono stati resi noti i dati sull’attività del Corpo regionale comandato da Salvatore Coriale.
Il soccorso (che non riguarda solo gli incendi, ma vede scendere in campo anche specializzazioni come i nuclei Speleo Alpino Fluviale, Nucleare Radiologico Batteriologico Chimico, o Topografia Applicata al Soccorso) ha significato – il dato è della fine di novembre – oltre 1900 interventi, con un incremento di circa il 10% rispetto allo scorso anno, dovuto soprattutto a “dissesti idrogeologici – danni d’acqua”. “In questi ultimi casi – commenta il Comandante – fondamentale è stato il lavoro della componente volontaria del Corpo”. Le cifre riguardanti fughe di gas (poco più di 100), incidenti stradali (anch’essi in numero appena superiore al centinaio) e incendi (lievemente meno di 300) sono invece stabili rispetto allo stesso periodo del 2016.
Sul fronte della prevenzione, al comando sono arrivate in tutto, sempre fino al mese scorso, oltre 1500 istanze. Tra queste, più di cento han riguardato esami-progetto per attività soggette a controllo, oltre alla partecipazione degli ufficiali del Corpo a conferenze di servizi e comitati tecnici per l’esame di pratiche complesse (impianti industriali), o commissioni comunali per l’attività di pubblico spettacolo. In merito, il comandante Coriale ribadisce l’“importanza della presenza sul territorio del personale dei Vigili del fuoco, tramite visite ispettive che permettono di avere una conoscenza diretta delle attività e dei relativi rischi”. Al riguardo, oltre cento sopralluoghi sono stati effettuati, conclusisi, in alcuni casi, con procedimenti di sanzione per l’inosservanza delle norme antincendio.
Conclude la “panoramica” sull’operato 2017 del Corpo regionale la formazione. La Scuola Regionale Antincendi lavora istruendo e aggiornando il personale sia sul soccorso, sia sulla prevenzione. Le statistiche parlano di oltre quaranta ore di formazione per ogni vigile professionista e più di seimila ore dedicate ai volontari, nonché più di settanta corsi di formazione per aziende ed enti esterni al Corpo, che i Vigili del fuoco tengono sulla base delle norme sulla sicurezza sul lavoro.
Dicendo di questa branca dell’attività – che riguarda da vicino il personale (rispetto al quale, in termini generali, il Comandante auspica che “oltre al concorso già previsto per il reintegro degli ufficiali, la cui carenza oggi supera il 50%, possa essere previsto prima possibile anche un concorso per il passaggio di qualifica a capo squadra”, ruolo che viene giudicato “fondamentale”, ma "numericamente carente” oggi) – Salvatore Coriale torna sulla galleria di Sorreley-Meysattaz.
Lo fa definendola “parte integrante e qualificante della scuola regionale, che permette tra l’altro di effettuare prove e sperimentazioni su incendi in luoghi chiusi. Un vero e proprio laboratorio, nel quale sono stati addestrati anche operatori privati e del Corpo nazionale”. Insomma, una struttura apprezzata anche all’esterno della Valle, ove s’insegna a fare sempre meglio un mestiere totalmente e naturalmente proteso verso il prossimo.