Il difensore dell’avvocato condannato per evasione dell’Irpef: “La vicenda merita sicuro appello”

18 Aprile 2018

“Attendiamo le motivazioni della sentenza, ma la vicenda merita sicuro appello”. E’ netto il giudizio dell’avvocato Giacomo Francini a poche ore dal processo, al Tribunale di Aosta, in cui ha difeso un altro legale, l’aostano Edoardo Valente, cui il giudice monocratico Marco Tornatore ha inflitto un anno e sei mesi di carcere (pena sospesa) per evasione dell’Irpef. Una “sentenza di parziale condanna” (per l’accusa di aver evaso l’Iva è scattata l’assoluzione) che – scrive il difensore in una nota – “lascia dispiaciuti, ma soprattutto perplessi”.

“Si giunge al processo – afferma l’avvocato del foro di Torino – in una situazione ondivaga rispetto alle asserite evasioni Irpef e Iva: la Guardia di Finanza aveva formulato delle ipotesi, poi non tutte riprese dalla Agenzia delle Entrate e in maggior parte disattese dalla Commissione tributaria, si è poi pervenuti ad un’archiviazione in sede penale”.

Per lo stesso fatto di cui all’archiviazione, continua il legale Francini, “oggi l’avvocato Valente viene assolto dall’asserita evasione Iva e viene invece condannato per un’evasione Irpef di poche migliaia di euro al di sopra della rilevanza penale del fatto”. Per il difensore, “la perizia disposta dal Tribunale, nel peggiore dei quattro scenari rappresentati, ipotizzava un superamento della soglia di rilevanza penale di 6.000 euro circa, andando così a smentire l’ipotesi accusatoria che si attestava su un superamento di oltre 80.000 euro rispetto ad un’ipotizzata imposta evasa per 131.000 euro”.

“Oltre a quanto ritenuto nell’elaborato peritale, – conclude l’avvocato Giacomo Francini – in udienza sono stati offerti ulteriori elementi che ad avviso della difesa riportavano il comportamento fiscale addebitato in un campo di totale irrilevanza penale”.

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