Il noto alpinista e guida Gabarrou bloccato da ieri sera sulla Dent d’Herens con una cliente

09 Settembre 2017

La parete coperta di ghiaccio, formatosi a causa delle temperature rigide e delle precipitazioni recenti, ha bloccato l’ascensione del noto alpinista e guida francese Patrick Gabarrou, che stava accompagnando una cliente valdostana sulla via verso la cima della Dent d’Herens, vetta di 4.171 metri sul crinale tra Italia e Svizzera. La situazione è stata segnalata attorno alle 22.45 di ieri, venerdì 8 settembre, alla Centrale Unica del Soccorso e la situazione viene seguita costantemente dal Soccorso Alpino Valdostano e della Guardia di Finanza. 

I due hanno trascorso la notte in quota, a circa 3.700 metri di altitudine, e, nell’ultimo contatto con il responsabile del soccorso delle guide del Cervino Lucio Trucco, avvenuto alla fine della mattinata di oggi, gli alpinisti hanno riferito di stare bene. In mattinata, l’elicottero di “Air Zermatt” ha compiuto almeno due tentativi di arrivare al punto in cui si è bloccata la marcia della coppia, decollando dal Breuil, ma nuvole e maltempo non hanno reso possibile superare quota 2.900 metri. Anche l’opzione di depositare delle guide alla massima altezza raggiungibile, affinché potessero procedere arrampicando, è stata scartata: la parete non è in condizioni da consentire la progressione e gli specialisti sono stati recuperati poco dopo.

Le squadre di soccorritori e il velivolo con il suo equipaggio restano a Cervinia, pronti ad entrare in azione alla prima schiarita, anche se – come fa presente il maresciallo Massimiliano Giovannini, comandante della locale stazione del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza – “le previsioni meteorologiche, per oggi, non lasciano grosse speranze di poter volare”. Al momento, la temperatura al Breuil è di 9 gradi, mentre all’altitudine in cui sono bloccati Gabarrou e la sua cliente la colonnina di mercurio si ferma a -2

Originario della Normandia e soprannominato “il Gab”, il sessantaseienne che ha trascorso la notte in parete con la donna rivoltasi a lui per l'ascensione della vetta ad ovest del Cervino, è uno dei più forti alpinisti francesi degli anni ’80 e ’90 del secolo scorso. Oltre a vantare 300 prime ascensioni, è riuscito in imprese come aprire sei nuove vie sulla parete nord delle Grandes Jorasses ed altri itinerari oggi considerati delle “classiche” dell’alpinismo, come “Divine Providence” sul Grand Pilier d’Angle, o il “Supercouloir” sul Mont Blanc du Tacul.

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