Immigrazione clandestina, patteggia 8 mesi l’uomo arrestato due volte al traforo del Monte Bianco
Nel giro di un mese era finito in manette due volte, entrambe al traforo del Monte Bianco, con l'accusa di essere un “passeur”, dopo essere stato trovato alla guida di mezzi su cui viaggiavano stranieri irregolari. Il primo tentativo, risalente al 23 novembre 2017, era costato ad Ahmed Elzeki Abdalla, 48enne egiziano, una condanna ad un anno e 4 mesi di carcere, oltre a 40mila euro di multa. Per il secondo episodio, dello scorso 23 dicembre, l’uomo è apparso oggi dinanzi al giudice monocratico Marco Tornatore, che gli ha applicato la pena concordata tra le parti (il pm Luca Ceccanti e il difensore Liala Todde) di otto mesi di reclusione e diecimila euro di multa.
Nell’arresto di novembre, gli agenti della Polizia stradale di Courmayeur lo avevano fermato alla guida di un furgone diretto in Francia, con a bordo nove persone di cui quattro (due egiziani e due pakistani) prive di documenti e, pertanto, presenti irregolarmente in Italia. Agli agenti, l’egiziano aveva ammesso di aver percepito un compenso per il trasporto, iniziato a Milano e che doveva concludersi a Parigi.
Un mese esatto e, all’antivigilia di Natale, la Polstrada se lo era trovato di nuovo davanti, sempre al Traforo, ancora intenzionato ad espatriare in terra francese. Stavolta, conduceva una “Opel Zafira” con targa italiana. Trasportava otto stranieri, di cui uno irregolare: altro scattar di manette ed altro processo. Oggi, dopo il patteggiamento, il giudice Tornatore ha scarcerato Abdalla (in vista dell’udienza di oggi, l’uomo era rimasto in cella), concedendogli gli arresti domiciliari.