In 58 sospesi nel vuoto, ma è una esercitazione: il nostro racconto del test di Champorcher

10 Aprile 2017

Quando sono le 18.30 di una giornata di sci, un'avaria blocca la seggiovia "Cimetta Rossa", sulle piste di Champorcher. A bordo dell'impianto, lungo oltre due chilometri, con partenza a 1930 metri di altitudine e l'arrivo a 2500, ci sono una sessantina di persone. L'elicottero non può muoversi per recuperare i passeggeri bloccati, il buio incombe ed è impensabile volare vicino alle funi. Serve comunque fare in fretta: seduti nel nulla, gli sciatori non hanno protezioni dal freddo della notte che sta calando.

E' questo lo scenario dell'esercitazione di protezione civile che ha visto, nella serata di ieri, domenica 9 aprile, il coinvolgimento di circa centocinquanta persone, tra le quali i cinquantotto figuranti che dovevano essere evacuati dai sedili. Le operazioni hanno avuto inizio verso le 20 e si sono concluse alle 23.30. Se i primi due sciatori sono stati liberati dal personale degli impianti (gestiti dalla "Monterosa Ski"), per gli altri cinquantasei ci è voluto l'intervento delle guide che, dal pilone più vicino, raggiungevano le seggiole e calavano a terra gli occupanti.

I soccorsi sono entrati in azione sinergica tra il sindaco di Champorcher (che ha presidiato, assieme ai vertici degli enti intervenuti, il centro operativo istituito presso il ristorante "Laris", in prossimità della seggiovia) e la Protezione civile che, nella sede di Saint-Christophe, ha attivato il centro di coordinamento. L'esercitazione è stata un'occasione importante per testare le procedure definite per le emergenze sugli impianti a fune. A monitorare l'evento, oltre agli osservatori degli enti coinvolti, quelli del Dipartimento nazionale della Protezione civile e del "Peloton de Gendarmerie de Haute Montagne" di Chamonix.

Sul luogo hanno operato: il Soccorso Alpino Valdostano, il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, il Corpo valdostano dei Vigili del Fuoco, il Corpo Forestale della Valle d’Aosta, il soccorso sanitario – 118 – l’Arma dei Carabinieri, la Questura, l’Esercito, la Croce Rossa Italiana e il volontariato di protezione civile. Presenti anche, per contribuire alla verifica del processo di comunicazione con i media, alcuni giornalisti. Aostasera.it era rappresentato: ecco il nostro racconto video-fotografico della serata.

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