Inchiesta ospedale, le motivazioni dell’assoluzione di tutti gli imputati

26 Febbraio 2015

 

“Non è stato un processo politico”. Così il Gup, Giuseppe Colazingari, nelle motivazioni della sentenza di assoluzione di tutti gli imputati nell’inchiesta per l’ampliamento dell’Ospedale.

 

Sull’accusa di abuso d’ufficio al Presidente della Regione, Rollandin, il Gup spiega che "Non è configurabile nessuna violazione del dovere [?] di trattare tutti i soggetti portatori di interessi [?] che determini favoritismo"; inoltre non è contestabile a un presidente di Regione la violazione del testo unico degli enti locali.

Rollandin, insieme a Tropiano e al progettista Serafino Pallù (il secondo legale rappresentante ed il terzo socio della Société Saint Bernard s.r.l., beneficiaria del contratto), era accusato di concorso in abuso d’ufficio in relazione agli atti esecutivi della delibera della Giunta Regionale con cui nel dicembre del 2010 era stato contratto l’"acquisto di cosa futura", per 16,9 milioni di euro, del

Secondo la procura di Aosta erano stati limitati gli impegni del venditore su alcune caratteristiche della costruzione (impianto antincendio, barriere architettoniche, collaudi e agibilità) procurandogli quindi "un ingiusto profitto e rilevante vantaggio patrimoniale". Da questa accusa erano stati tutti assolti "perché il fatto non sussiste" lo scorso 24 novembre, al termine del processo che si era svolto con rito abbreviato davanti al giudice del tribunale di Aosta Giuseppe Colazingari (pm Daniela Isaia).

L’abuso d’ufficio era contestato in relazione alla violazione dell’articolo 97 della Costituzione (imparzialità della pubblica amministrazione) e dell’articolo 78 del testo unico degli enti locali (imparzialità degli amministratori). In relazione al primo il giudice Colazingari scrive: "risulta peraltro evidente che nella condotta contestata, relativa ad un momento in cui la Giunta regionale aveva già approvato il contratto preliminare di compravendita, non è configurabile una violazione del dovere – legato a una valutazione comparativa – di trattare tutti i soggetti portatori di interesse tutelati alla stessa maniera che determini favoritismo, vessazione, emarginazione e discriminazione di una persona rispetto alle altre".

Riguardo alla seconda contestazione, per il giudice la presunta violazione del testo unico degli enti locali "nemmeno in astratto potrebbe integrare la fattispecie incriminatrice". Infatti per amministratori non si intendono i presidenti di Regione ma "ai soli fini del presente capo, i sindaci, anche metropolitani, i presidenti delle province, i consiglieri dei comuni anche metropolitani e delle province, i componenti delle giunte comunali, metropolitane e provinciali, i presidenti dei consigli comunali, metropolitani e provinciali, i presidenti, i consiglieri e gli assessori delle comunità montane, i componenti degli organi delle unioni di comuni e dei consorzi fra enti locali, nonché i componenti degli organi di decentramento".

Non ci fu "il dolo" nell’assegnazione, da parte della società di scopo Coup alla Edilsud di Giuseppe Tropiano, dei lavori da 1,3 mln di euro per la costruzione del tunnel tra il parcheggio Nord e il parcheggio Sud dell’Ospedale Parini perché l’avvocato consulente del Coup ritenne "legittimo il ricorso alla procedura negoziata" senza pubblicazione del bando di gara. Così il gup nella sentenza di assoluzione del processo sull’ampliamento dell’Ospedale.

Per l’affidamento dei lavori di costruzione del tunnel di collegamento tra i due parcheggi erano imputati per concorso in abuso d’ufficio Alessandro De Checchi, Paolo Giunti, Serafino Pallù e Giuseppe Tropiano, tutti assolti nel novembre scorso "perché il fatto non costituisce reato".

Il gup Colazingari ha rimarcato "l’insussistenza dell’elemento psicologico" in quanto "gli imputati non hanno autonomamente deciso di ricorrere alla procedura negoziata, ma sono addivenuti a tale decisione sulla scorta della consulenza fornita" dall’avvocato "professionista esperto del settore degli appalti pubblici, consulente della società Coup srl e non coinvolto nel presente procedimento".

Non ci fu, quindi, un "accordo clandestino" per "influire sul normale svolgimento delle offerte". 

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