Incidente aereo di Torgnon, inquirenti valutano errore umano
Proseguono gli accertamenti della Procura per giungere alle cause dell’incidente aereo nel quale, domenica scorsa, 1 aprile, ha perso la vita il 53enne Corrado Hérin, Vigile del fuoco ed ex campione di slittino e mountain bike. Tra le diverse ipotesi sul tappeto, gli inquirenti non escludono l’errore umano.
L’ultraleggero Shock Cub della Zlin, ai comandi del quale vi era l’uomo, è considerato un biposto di ultima generazione ed è proprio questa caratteristica a far ritenere meno probabile un guasto all’aeromobile. Assieme ad Hérin viaggiava un passeggero, sopravvissuto allo schianto, il 40enne Devis Blanchet.
In più di una dichiarazione, dal letto di ospedale in cui è ancora ricoverato, ha sottolineato come, nel volo iniziato attorno alle 15 con il decollo dal campovolo di Chatelair (Nus), l’aeromobile non avesse manifestato segni di avaria, né problemi di altro genere, fino al momento di invertire la rotta sopra la Valtournenche, per il sorvolo di Torgnon, dov’era in corso la festa per la conclusione della stagione sciistica. È in quel momento che, secondo la sua testimonianza, l’aereo è entrato nell’avvitamento conclusosi con lo schianto in località Chantorné, a circa 1800 metri di quota.
In mattinata, inoltre, è iniziata all’ospedale “Parini” l’autopsia sul corpo di Hérin, che la Procura ha affidato al medico legale Pasquale Beltempo. Al termine dell’esame, che ha confermato il decesso per politrauma, è stato concesso il nulla-osta ai funerali del 53enne di Fénis, che si terranno dopodomani, venerdì 5 aprile alle ore 15: la camera ardente verrà allestita nel salone di Tzanté de Bouva, dove alle 18 di domani, giovedì 4, sarà recitato il rosario. Ad indagare sull’accaduto sono i Carabinieri, coordinati dal pm Luca Ceccanti. Un’inchiesta di profilo tecnico è stata inoltre avviata dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo.