Indagine Bcc, Ego Perron condannato a tre anni di carcere

10 Novembre 2017

Tre anni di carcere per l”Assessore regionale alle Finanze, Ego Perron, un anno, pena sospesa, per l’ex presidente della Bcc valdostana, Martino Cossard e altrettanti per l’attuale presidente dell’istituto bancario, Marco Linty.

Si è chiuso così il processo, di primo grado con rito abbreviato, per il trasferimento – mai andato in porto – della filiale di Fénis della Bcc da una sede di proprietà a una in affitto, l’ex bar-ristorante Lo Bistrot, di proprietà di Perron. Il reato contestato era di induzione indebita a dare o promettere utilità. Il Gup Davide Paladino ha accolto le richieste formulate dal Pm Luca Ceccanti per l’Assessore al Bilancio mentre ha ridotto le pene per gli altri coimputati (la richiesta era di 1 anno e 4 mesi).

Secondo l’accusa l’ex assessore al Bilancio, con l’obiettivo di ottenere un contratto di locazione per l’immobile, si prodigò per far rieleggere Linty nel consiglio di amministrazione della banca, la cui assemblea dei soci si tenne il 19 aprile 2015. L’inchiesta dei carabinieri è stata coordinata dal pm Luca Ceccanti, che aveva chiesto il rinvio a giudizio lo scorso gennaio.

Nell’ultima udienza il Gup aveva accolto l’eccezione di nullità delle registrazioni della Dda di Torino, avanzata dalle difese, perché svolte nell’ambito di un altro procedimento. Sono state invece ammesse quelle svolte successivamente dalla procura di Aosta.

Per l’Assessore regionale alle Finanze, difeso dagli avvocati Fabio Fantini e Andrea Bertolino, scatta ora la Legge Severino con la sospensione per 18 mesi dalla carica di consigliere. Nella lista Uv il primo escluso, che dovrebbe a questo punto entrare in Consiglio regionale, è Davide Perrin. 

L’ex presidente della Bcc valdostana, Martino Cossard era difeso da Giovanni Borney mentre l’attuale presidente dell’istituto bancario, Marco Linty dagli avvocati Maria Rita Bagalà e Carlo Federico Grosso.

Exit mobile version